È attivo da oggi in tutte le dieci province della Toscana il Numero unico di emergenza 112, il servizio che permette di richiedere l’intervento della polizia di stato, dei carabinieri, dei vigili del fuoco o del soccorso sanitario, senza più dover comporre gli attuali numeri di emergenza (112, 113, 115 e 118). In epoca Covid il Nue svolge anche un’azione di filtro sulle chiamate in arrivo. Il numero è gratuito da telefonia fissa e mobile.
Leggi la guida: Coronavirus, i numeri di emergenza da chiamare in Toscana.
112, dalla presa in carico (a Firenze) allo smistamento in tutta la Toscana
Il 112 si occupa della presa in carico della chiamata, dell’individuazione del tipo di emergenza richiesta e del trasferimento della stessa alle centrali operative di secondo livello (carabinieri, polizia, vigili del fuoco, emergenza sanitaria), che si occupano poi della gestione del contatto ricevuto e dell’insieme delle attività necessarie alla risoluzione della specifica emergenza. Il servizio consente anche la localizzazione e l’identificazione del chiamante. La Centrale unica di risposta (Cur) è la più grande in Italia e ha sede a Firenze, nel presidio ospedaliero “Pietro Palagi” in viale Michelangelo 41. A regime offrirà il servizio a 4 milioni e mezzo di utenti al giorno, compresi i cittadini residenti, i turisti e coloro che transitano in Toscana per lavoro. Quotidianamente la Cur 112 gestisce una media di circa 4500 chiamate sulle numerazioni di emergenza, per un totale di 348.113 chiamate ricevute dal 9 dicembre.
Il commento di Eugenio Giani
“Finalmente – ha commentato il presidente Eugenio Giani – si chiude un percorso importante che vede la Toscana allineata ai grandi Paesi europei e agli altri territori italiani dove il servizio è attivo per garantire la massima assistenza a chi è in difficoltà e chiede un rapido intervento. La nostra Regione è impegnata in un’importante campagna di comunicazione per informare i cittadini, nel modo più capillare possibile, su questa significativa novità”. L’assessore alla sanità Simone Bezzini ha aggiunto che “il completamento del piano di adozione del Nue è un importante obiettivo raggiunto, che consentirà la piena integrazione e sinergia tra le varie centrali operative”.