Una decisione più precisa sulle azioni che la Toscana come “sistema” porterà avanti sarà presa la prossima settimana, nel corso della prossima riunione del “coordinamento regionale” nato proprio per dare la dimensione di sistema organico agli interventi umanitari.
Dalle riunioni che intanto i funzionari della Regione hanno avuto a Roma, in sede sia Ministeriale che di Conferenza Stato – Regioni e di Protezione Civile, è infatti emerso che a giorni verrà distribuita alle Regioni una lista di priorità sulla quale concentrare l’attenzione. E su quella si focalizzerà l’impegno della Toscana che deciderà di “adottare” uno o più dei progetti indicati.
Ad ulteriore testimonianza della indispensabile necessità di coordinare gli interventi sono state le testimonianze dei rappresentanti di Ucodep, la Ong Toscana sulla quale l’appello del presidente Martini aveva invitato nei giorni corsi a far convergere i fondi, perché già opera ad Haiti attraverso la Ong internazionale Oxfam.
Sulla stessa linea le testimonianze riportate dalla Protezione Civile e dagli altri soggetti, istituzionali e del volontariato, che hanno in essere azioni di cooperazione nella zona. Sull’aeroporto di Haiti – è stato riferito – sono in lista di attesa per l’atterraggio oltre 1700 aerei, mentre per raggiungere via terra Haiti da Santo Domingo, sono ora necessarie 6-8 ore di tempo, contro le 18-20 dei primi giorni dopo il sisma. I convogli hanno necessità di scorta armata e la situazione resta molto complessa, anche se in evoluzione. Il rappresentante di Ucodep ha detto che la Ong toscana ha già rac colto circa 20 mila euro e che, attraverso Oxfam, sono stati allestiti 7 punti di raccolta sull’isola di Haiti e sono state aiutate 92 mila persone.