venerdì, 6 Dicembre 2024
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60mila firme per migliorare la sanità pubblica

Cgil e Spi Cgil Toscana sostengono il progetto di legge per il finanziamento della sanità pubblica con una raccolta firme, che ora continua anche online

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Una prima tranche da 60mila firme, raccolte con banchini in tutta la Toscana, a cui seguirà adesso una campagna online per sottoscrivere l’appello a difesa del servizio sanitario nazionale pubblico. Cgil e Spi Cgil Toscana il 4 dicembre hanno consegnato al presidente della Regione Eugenio Giani e all’assessore regionale al Diritto alla Salute Simone Bezzini le firme e hanno lanciato la nuova mobilitazione su internet con lo slogan “Impazienti – la nostra salute non può attendere“. L’iniziativa dei sindacati sostiene il progetto di legge, approvato dalla Giunta regionale, che chiede un incremento del Fondo Sanitario Nazionale di circa 4 miliardi l’anno.

Più risorse per il servizio sanitario

“L’esito di questa raccolta firme dimostra come il tema della sanità sia sentito dalla cittadinanza, dal mondo del lavoro e da pensionati e pensionate – hanno detto il segretario generale della Cgil Toscana Rossano Rossi e quello dello Spi Toscana Alessio Gramolati -. E’ un tema che deve stare tra le priorità dell’agenda politica. Occorrono più risorse strutturali al Servizio Sanitario pubblico e universale, ai cittadini e alle cittadine vanno garantite cure e per farlo le Regioni devono poter assumere personale, superando i vincoli di spesa“.

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Le firme sono state raccolte fisicamente da Cgil e Spi tra ottobre e novembre, nelle proprie sedi o durante manifestazioni, iniziative pubbliche e presìdi. Dopo questa prima in consegna in Regione, fino a metà dicembre è possibile per tutti firmare anche online, su change.org, mentre sui canali social delle due organizzazioni è partita l’apposita campagna “Impazienti”, dove chi partecipa posta la propria foto in una card con l’hashtag #impazienti spiegando il perché della sua firma. L’obiettivo è di arrivare in totale a quota 100mila firme, che saranno consegnate al Consiglio regionale.

Cosa prevede il progetto di legge

Il progetto di legge, presentato al Parlamento, chiede di portare strutturalmente, in quattro anni, al 7,5 per cento del Pil il finanziamento annuo statale del servizio sanitario nazionale. Per dare certezze alla programmazione, per una sanità efficiente, per assumere nuovo personale e per mantenere alta la qualità dei servizi, viene spiegato. “Oggi in Italia solo il 6,2 per cento del Pil nazionale è destinato alla sanità – ha detto il presidente della Toscana, Eugenio Giani – Nel 2020 era il 7,2: un punto percentuale in meno in tre anni, di fronte a prezzi e costi che a causa dell’inflazione sono aumentati. In Germania e in Francia riservano alla sanità il 9 per cento del Pil. Noi chiediamo di allinearci almeno alla media europea”.

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