giovedì, 18 Aprile 2024
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A rischio i vigneti toscani

vigneti a rischio per la flavescenza dorata

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L’Arpat ha rilevato in alcune zone di Arezzo, Firenze e Siena la presenza di larve di Scaphoideus titanus, insetto portatore della Flavescenza Dorata, una malattia che colpisce le viti causando gravi danni: molte piante muoiono in breve tempo, alcune sopravvivono a stento per pochi anni prima di cedere e comunque i grappoli cadono anzitempo, con perdite del raccolto fino al 90%.

La Flavescenza Dorata non può essere combattuta in maniera diretta, quindi diventano fondamentali le azioni di prevenzione e di  monitoraggio del ciclo di sviluppo dell’insetto. Il monitoraggio è indispensabile per individuare il momento migliore in cui effettuare il trattamento, utilizzando prodotti larvicidi come i regolatori di crescita, impiegati in lotta integrata, e prodotti di contatto a basso impatto, impiegabili in agricoltura biologica. La Regione Toscana sta attuando un programma operativo contro la diffusione della Flavescenza Dorata della vite e dell’insetto vettore.

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Nel 2007, dal mese di maggio fino ai primi giorni di settembre è stato rilevato il ciclo di sviluppo di Scaphoideus titanus, mediante sopralluoghi settimanali in quattro vigneti campione,  nelle aree viticole del Chianti Classico, della Valdelsa, del Valdarno Aretino e di Montalcino. Dalla prima decade di luglio, momento della comparsa dei primi adulti, fino a tutto il mese di settembre è avvenuta l’operazione di monitoraggio in tutte le principali aree viticole della regione e nel comprensorio vivaistico di Cenaia (PI), mediante l’installazione di cartelle adesive cromotropiche. I risultati del monitoraggio hanno confermato la tendenza rilevata negli ultimi anni, con una presenza dell’insetto a macchia di leopardo e popolazioni numericamente esigue.
Attualmente alcuni vigneti della provincia di Firenze sono risultati positivi alla Flavescenza Dorata, nei comuni di San Casciano Val di Pesa e Tavarnelle Val di Pesa; in questi casi l’Arpat ha disposto l’eliminazione obbligatoria delle piante in questione.

Nell’ottica di un capillare controllo del territorio, l’Arpat invita tutti i viticoltori e gli operatori del settore, i quali abbiano a che fare con casi sintomatici o presunti tali, di contattare il servizio fitosanitario regionale (055.32061), oppure la provincia di Firenze – direzione agricoltura, caccia, pesca e risorse naturali (055.27601).

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