Il pulper è il residuo della prima lavorazione della carta da macero e insieme allo smaltimento dei fanghi prodotti dalla depurazione rappresenta uno dei problemi che sono discussi nel corso della due giorni. Ogni anno infatti vengono prodotte circa 120 tonnellate di pulper mentre sono 20mila le tonnellate di fanghi che vengono prodotte solo nel depuratore di Casa del Lupo. Questo comporta anche problemi alla sicurezza e emissioni dannose per l’ambiente, dal momento che per essere trasportati questi rifiuti necessitano di oltre 400 camion in transito.
“Il distretto cartario di Capannori – spiega l’assessore Baronti – è il più grande d’Italia, con circa 6000 addetti. E’ quindi un settore importante per l’economia lucchese e dell’intera regione. E’ per questo che da tempo si è posto il problema di intervenire per ridurre l’impatto delle attività industriali sull’ambiente. Fino ad oggi, però, una soluzione razionale non è stata trovata“.
“Le due giornate di studio – prosegue Baronti – serviranno a fare il punto sullo stato de la ricerca e dell’offerta tecnologica nel settore dello smaltimento, a dare conto delle esperienze già avviate in altre realtà e a confrontare i risultati. La prima giornata sarà dedicata all’approfondimento sul piano tecnico-scientifico, mentre nel corso della seconda si confronteranno amministratori, associazioni ambientaliste, parti sociali”.
“Ci auguriamo che questo confronto – ha concluso Baronti -, che coinvolge tutti i soggetti del distretto cartario, possa diventare permanente, dando vita ad un tavolo che favorisca l’individuazione, in tempi rapidi, delle soluzioni migliori“.