La Toscana aiuta l’Abruzzo con cibo, acqua e macchinari. E con grande impegno. Il campo allestito a Castelnuovo, a circa dieci chilometri da L’Aquila, è stato affidato alla colonna mobile di soccorso coordinata dalla Regione Toscana: un’oasi a ridosso di un paese quasi interamente distrutto dal sisma, dove pochissime sono le case rimaste in piedi e che stamani contava ancora molte persone disperse o intrappolate sotto le macerie.
Nel campo toscano – spiega una nota della Regione – dove si trovano al momento circa 130 sfollati ed altri 50 vi cercano ristoro durante il giorno, nel pomeriggio di ieri sono state allestite altre due tende, che si aggiungono alle 25 già pronte dalla notte. Da Firenze, per il campo di Castelnuovo, sono partiti stamattina due Tir carichi di alimenti ed acqua, necessari per preparare pranzi e cena per tutti. I tecnici del servizio sismico della Regione Toscana, a cui è stato affidato il compito di coordinare le attività di monitoraggio e verifica dell’agibilità degli edifici danneggiati ma ancora in piedi, aspettano il via libera dai vigili del fuoco che stanno presidiando l’area per intervenire.
Ma non solo acqua e cibo. In mattinata, infatti, è stata organizzata la partenza da Firenze, alla volta di Castelnuovo di San Pio, di due elettrocardiografi, necessari agli operatori regionali là presenti per svolgere le attività sanitarie. La richiesta, espressa questa mattina dai responsabili della colonna toscana, è stata immediatamente accolta dall’assessore per il diritto alla salute, che ha interessato l’Azienda ospedaliera universitaria di Careggi. Le apparecchiature, messe a disposizione dall’Unità coronarica dell’ospedale fiorentino, sono state prese in consegna da un mezzo della cooperativa taxisti Socota, che si è offerta di provvedere al trasporto a Castelnuovo.