giovedì, 18 Aprile 2024
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Acquabomber, terzo caso

terzo caso di intossicazione da varechina presente nell'acqua di una bottiglietta acquistata in un supermercato Coop.

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Continuano i casi di persone ricoverate in ospedale dopo aver bevuto acqua con varechina da bottiglie acquistate nei supermercati. Il terzo caso in un mese si è verificato a Poggibonsi, dove un uomo di 30 annisi è sentito male dopo aver bevuto dell’acqua acquistata in un supermerato Coop. Le sue condizioni sono buone, ha però riportato delle ustioni alla gola e un’intossicazione a causa dell’ingerimento della sostanza.

A differenza dei due precedenti casi, quello accaduto a Certaldo il 14 agosto e quello verificatosi il 3 settenbre a Firenze, in cui la varechina era stata introdotta nelle bottiglie attraverso un foro praticato per mezzo di una siringa sotto il tappo, in quest’ultimo caso le indagini hanno dimostrato che la contaminazione dell’acqua è avvenuta tramite un piccolo foro praticato direttamente sul tappo della bottiglia. 

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Non solo, ma anche la marca dell’acqua era diversa. Nei precedenti episodi si trattava di San Benedetto, invece l’acqua contaminata a Poggibonsi era Rocchetta. Il supermercato, invece, era sempre lo stesso, la Coop.

Numerose le ipotesi al vaglio degli inquirenti e molte le domande a cui dare risposta, prima fra tutte se dietro i tre casi c’è la stessa mano, o se il caso di Poggibonsi è stato compiuto per emulazione dei due precedenti episodi.

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Gli inquirenti invitano a mantenere la calma; per verificare l´integrità dell´acqua bastano pochi, semplici accorgimenti: capovolgere la bottiglia prima di bere e controllare il tappo.

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