La campagna di sensibilizzzione è stata presentata oggi, 2 novembre, dall’assessore alle politiche sociosanitarie Stefania Saccardi e dalla presidente dell’Istituto degli Innocenti Sandra Maggi.
“L’affidamento è qualcosa di diverso dall’adozione, anche se spesso questa differenza non viene colta – ha spiegato l’assessore Saccardi – si tratta di un gesto di solidarietà perché prevede l’accoglienza temporanea di un minore proveniente da una famiglia in difficoltà. E proprio perché è qualcosa destinato a finire richiede una grande generosità, addirittura maggiore rispetto all’adozione”.
Con l’affidamento il minore incontra una famiglia che lo accoglie e che assicura una risposta ai suoi bisogni affettivi ed educativi per il periodo necessario a un cambiamento positivo della sua famiglia di origine. Lo scopo principale, infatti, è il rientro del minore nella sua famiglia naturale.
L’affidamento può essere a tempio pieno (quando il minore vive in modo stabile con la famiglia affidataria pur incontrando periodicamente i genitori) oppure a tempo parziale (quando il minore trascorre con la famiglia affidataria solo parte della giornata o della settimana, rimanendo a vivere con la propria famiglia).
Chiunque può diventare affidatario: famiglie con o senza figli, coppie conviventi, persone singole.
“L’affidamento – ha sottolineato l’assessore Saccardi – è quindi un’occasione di crescita per tutta la comunità perché offre ai bambini, agli adolescenti e alle loro famiglie la possibilità di essere supportati in momenti di difficoltà e, allo stesso tempo, permette alle famiglie affidatarie di vivere un’importante esperienza di solidarietà”.
Chi desidera ricevere informazioni o offrire la propria disponibilità può contattare il Centro Affidi del Comune, via Palazzuolo 12. L’ufficio è aperto dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13, martedì e giovedì anche dalle 15 alle 17. I riferimenti telefonici sono 055/2616433 e 055/2616437, l’indirizzo email [email protected].