giovedì, 2 Maggio 2024
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Affitti brevi, le richieste di Cgil e Sunia

Sugli affitti brevi tutti chiedono di regolamentare il settore. E Nardella, a Parigi, riceve gli applausi dall'Unesco

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Affitti brevi, overtourism sono ormai problemi all’ordine del giorno per città d’arte. Firenze ha cercato di fare di apripista con la delibera, adottata in Consiglio comunale, che prevede lo stop non retroattivo degli affitti brevi turistici nell’area Unesco del centro storico. Il problema è però generale e in questi giorni è stato affrontato in città con diversi convegni.

La posizione della Cgil sugli affitti brevi

Sugli affitti brevi la Cgil ha una posizione chiara. Bisogna trovare una soluzione. E quella proposta dal governo, ad esempio l’aumento della cedolare secca per gli affitti brevi, è solo una goccia di un mare ormai in tempesta. Cgil e Sunia, nel corso di un dibattito a Firenze, hanno affermato che “la proposta recentemente partorita dal governo Meloni su iniziativa della ministra Santanchè non fa presagire nulla di risolutivo”. Si chiede allora alla Regione di intervenire “senza attendere improbabili interventi legislativi nazionali dai tempi indefiniti”.

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Secondo i sindacati le tipologie di intervento sono due: una è la legge regionale n° 86/2016 (‘Testo Unico del sistema turistico regionale’), in modo da “prevedere la facoltà di intervento da parte dei Comuni grazie alla modifica di destinazione d’uso ai fini urbanistici”. L’altra tipologia è relativa alla “modifica dell’articolo 99 della legge regionale, n° 65/2014 (‘Norme per il governo del territorio’), meglio nota come Legge Marson, introducendo due sottocategorie all’interno della categoria d’uso turistico ricettiva, in modo da permettere ai Comuni di distinguere in tutto il proprio ambito territoriale e senza automatismi di passaggio, l’uso residenziale proprio da quello a fini ricettivo extra-alberghiera, qualora la locazione breve non sia saltuaria”.

Affitti brevi, le critiche al governo

Sugli affitti brevi il presidente del Consiglio regionale della Toscana Antonio Mazzeo è stato chiaro: “Abbiamo visto la norma che ha presentato il governo e non siamo affatto soddisfatti – ha detto – l’assessore Marras sta lavorando molto in questa direzione. Chiediamo che si tenga insieme da un lato il valore del centro storico, delle aree a più alta densità, salvaguardando i nostri centri storici, regolamentando gli affitti brevi e sostenendo le aree più deboli”. Lo stesso si piò dire del segretario generale della Cgil Rossano Rossi secondo cui “il fenomeno va regolamentato”. Secondo Rossi l’aumento della cedolare secca degli affitti brevi nella manovra di bilancio del governo “è una delle poche cose che ha ricadute positive, ma non è quella sufficiente”.

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Affitti brevi, Nardella e l’applauso dell’Unesco

Sugli affitti brevi il sindaco di Firenze Dario Nardella, in missione istituzionale a Parigi, ha portato il tema all’Unesco. Il sindaco ha illustrato gli obiettivi del piano di gestione dell’Unesco di Firenze e la delibera adottata dal Consiglio comunale. Nardella ha detto che il vice direttore generale responsabile per la cultura Ernesto Ottone Ramirez e il direttore del patrimonio culturale Eloundou Assomo appoggiano “totalmente la nostra iniziativa”.

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