sabato, 14 Dicembre 2024
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Aggressione del giovane gay, un arresto

E' stato fermato dalla squadra mobile il presunto aggressore del gay di 26 anni pestato con calci e pugni la notte del 9 settembre in piazza Salvemini. L'arrestato ha 32 anni, è originario di Legnano (Milano) e da circa due mesi alloggia vicino a Firenze per motivi di lavoro. Arcigay: "Soddisfazione e sollievo".

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Sembra dunque essersi risolta in pochissimo tempo l’aggressione del giovane gay, avvenuta in centro a Firenze, in piazza Salvemini, la notte del 9 settembre scorso, a poche ore dalla fiaccolata contro l’omofobia. La squadra mobile di Firenze ha infatti arrestato un uomo, ritenuto l’aggressore del gay di 26 anni pestato con calci e pugni.

L’arrestato ha 32 anni, è originario di Legnano (Milano) e da circa due mesi alloggia vicino a Firenze, per motivi di lavoro. Dalle prime indagini, sarebbe lui l’aggressore del giovane gay. La squadra mobile lo ha individuato in appena 48 ore. E’ stato identificato anche l’amico che, la notte dell’aggressione, era in compagnia dell’arrestato.

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ARCIGAY. E non si è fatta attendere la reazione di Arcigay alla notizia dell’arresto dell’aggressore. “Accogliamo con soddisfazione e sollievo la conferma secondo cui uno dei due aggressori del ragazzo gay è stato fermato dalla Squadra Mobile di Firenze. Appena siamo venuti a conoscenza del fermo, ci siamo precipitati in Questura per incontrare il questore di Firenze Francesco Tagliente, che ci ha confermato la sua personale vicinanza al ragazzo, alla famiglia e ad Arcigay Firenze”, spiega l’associazione.

Esprimiamo la gratitudine di tutta la nostra associazione per l’eccellente lavoro di indagine portato avanti dalle Forze della Polizia della città, in particolare del dottor Filippo Ferri, con cui ci siamo coordinati dal primo momento per raccogliere testimonianze e informazioni preziose ai fini dell’indagine. L’azione tempestiva delle forze dell’ordine è la positiva dimostrazione che i cittadini e le cittadine lgbt a Firenze possono stare tranquilli per il clima di collaborazione con le autorità e le istituzioni di questa città, che ancora una volta si è dimostrato solido e duraturo. Come Arcigay Firenze ‘Il Giglio Rosa’, ci costituiremo parte civile al processo con i nostri legali Paola Pasquinuzzi e Alessandro Traversi e invitiamo a fare lo stesso il Comune, la Provincia e la Regione, che sono stati vicinissimi al giovane, alla famiglia e alla comunità lgbt fiorentina e toscana. Continueremo a rimanere in queste ore e nei prossimi giorni vicinissimi al ragazzo aggredito. Approfittiamo infine per invitare tutti i cittadini lgbt a non avere paura e a rivolgersi alle associazioni lgbt del territorio per denunciare qualunque tipo di abuso subito  e ricevere tutta l’assistenza necessaria”, ha concluso Arcigay.

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