Si chiama ‘Rete Aperta’ la nuova campagna d’ascolto rivolta ai giovani promossa dal Comune di Firenze.
«Per due mesi e fino alla prima metà di gennaio – ha spiegato l’assessore – singoli ma anche gruppi potranno inviare all’indirizzo [email protected]. idee e proposte. Un occasione di confronto per coinvolgere non solo i fiorentini ma anche i giovani di tutto il mondo, scelta quasi obbligata vista la vocazione internazionale di Firenze. Le proposte potranno spaziare dal trasporto pubblico nelle ore notturne agli spazi da trovare per l’attività sportiva preferita, ai luoghi dove allestire spettacoli o concerti, a iniziative di festival o attività creative fino agli orari dei locali. Valuteremo, insomma, tutto ciò che riguarda la vita quotidiana di un giovane che abita nella nostra città».
«La tappa successiva – ha aggiunto Rosa Maria Di Giorgi – sarà organizzare un ‘town meeting’, cioè una discussione pubblica delle idee pervenute con l’obiettivo di selezionare le proposte più interessanti e condivise sulle quali improntare la nostra azione di governo nei mesi successivi.
La data del town meeting potrebbe essere quella del 15 gennaio e lo scenario quello del Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio».
«Per finanziare questa iniziativa, che dalla settimana prossima sarà consultabile sul sito www.portalegiovani.it e sull’home page del Comune di Firenze, www.comune.firenze.it – ha proseguito – ci sono fondi europei e anche ministeriali: fondi per i giovani residenti nelle città metropolitane o fondi per giovani delle città universitarie e in entrambi casi Firenze può a buon titolo presentare i suoi progetti e chiedere finanziamenti».
«‘Rete Aperta’ sarà lanciata in città con una campagna di manifesti, spot radiofonici e televisivi e materiali a stampa da distribuire nelle scuole, nelle facoltà universitarie, nei luoghi di aggregazione come locali, discoteche, Quartieri, teatri, cinema così da raggiungere capillarmente, in questi due mesi, il maggior numero possibile di giovani. Saranno coinvolte tutte le università americane attraverso modalità che concorderò con la console e i responsabili delle varie istituzioni».