Nonostante i primi controlli elettronici non avessero rilevato la contraffazione, i carabinieri hanno deciso di inviare le banconote a Roma e negli Stati Uniti dove gli strumenti per la verifica sono più sofisticati. I falsi erano quasi del tutto identici agli originali. Dagli accertamenti è risultato che molti istituti di credito di Lucca, Massa Carrara e della Versilia erano caduto nella trappola, per un totale di 10 operazioni di cambio valuta.
Semplice ma efficace il sistema adottato dall’insospettabile falsaria: in un primo momento si faceva cambiare poche banconote, vere, per non destare i sospetti degli impiegati agli uffici postali e nelle banche. A quel punto iniziava a cambiare banconote fasulle. La donna, che ha fatto da corriere anche con l’estero, guadagnava il corrispettivo del cambio al quale veniva aggiunta una sorta di franchigia di 19 euro.
Al momento si trova agli arresti domiciliari ed è accusata di ricettazione e spendita di banconote false. Arrestati anche un uomo denunciato in Italia ed altri in diversi Paesi europei.