sabato, 27 Aprile 2024
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Il Consiglio Comunale approva il piano operativo di Firenze

19 favorevoli, 13 contrari, 2 non voto e un astenuto. L'atto che disegna lo sviluppo urbanistico futuro di Firenze ha ricevuto l'ok

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Dopo una maratona di tre giorni, è arrivata l’approvazione del Piano operativo comunale di Firenze da parte del Consiglio comunale. La maggioranza perde un pezzo, ma regge al passaggio in aula. Si tratta dell’atto che “disegna” lo sviluppo urbanistico della città nei prossimi anni, indicando strategie e linee guida.

Com’è andato l’iter di approvazione del piano operativo di Firenze

In 19 (Pd, Lista Nardella e Michela Monaco del gruppo misto) hanno detto sì al piano operativo di Firenze. Contrari invece 13 consiglieri: tutto il centrodestra, il gruppo Centro, il Movimento 5 Stelle, Sinistra Progetto Comune e Firenze Democratica (ossia i 3 consiglieri ex Pd che fanno capo a Cecilia Del Re e che ora escono dalla maggioranza).

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Le due consigliere di Italia Viva, che avevano presentato emendamenti in parte approvati durante la discussione del POC, hanno optato per il non voto, mentre il consigliere del gruppo misto Andrea Asciuti si è astenuto.

I commenti

“Sono felicissimo perché mai nessuno era arrivato a raggiungere questo obiettivo: abbiamo approvato l’atto urbanistico più importante entro la fine del mandato”, ha commentato il sindaco Dario Nardella. “Col Poc diamo risposta a migliaia di cittadini, sblocchiamo più di un miliardo di euro di investimenti e creeremo 30 mila posti di lavoro di cui 10 mila diretti”.

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L’Ordine degli Architetti di Firenze ha accolto con favore la notizia dell’approvazione da parte del Consiglio comunale del nuovo Piano strutturale e Piano operativo. “Non è l’atto definitivo – spiega l’Ordine – perché il tortuoso percorso di approvazione prevede dopo il passaggio in Consiglio comunale la conformazione al Piano paesaggistico regionale e la cosiddetta ‘bollinatura’ del Ministero dei Beni Culturali, quindi serviranno ancora alcuni mesi di iter prima dell’effettiva entrata in vigore. Auspichiamo ora nel rapido espletamento delle ultime fasi del processo, previste dalla Legge regionale in modo da sbloccare tutti gli interventi consentiti dal P.O. ma non attuabili in regime di ‘Salvaguardia’”.

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