Dunque l’inflazione è cresciuta ad aprile. Gli aumenti sono stati registrati nei capitoli abitazione, acqua, energia e combustibili, trasporti e alberghi, ristoranti e pubblici esercizi. La variazione mensile è +0,4% mentre a marzo era +0,1%; la variazione annuale è +1,2 invariata rispetto a marzo. Sono questi i dati più significativi dell’anticipazione dei risultati del calcolo dell’inflazione a Firenze per il mese di aprile (che dovranno essere poi confermati dall’Istat) secondo gli indici per l’intera collettività nazionale, presentati oggi.
La rilevazione si è svolta dal 1° al 21 del mese di aprile su oltre 900 punti vendita (anche fuori dal territorio comunale) appartenenti sia alla grande distribuzione che alla distribuzione tradizionale, per complessivi 11.600 prezzi degli oltre 900 prodotti compresi nel paniere. Sono poi considerate anche quotazioni di prodotti rilevati nazionalmente e direttamente dall’Istituto Nazionale di Statistica. I pesi dei singoli prodotti e capitoli sono stabiliti dall’Istat in base alla rilevazione mensile dei consumi delle famiglie e dai dati di contabilità nazionale.L’aumento nel capitolo trasporti è principalmente legato all’incremento delle Benzine (+2.7%) e dei Trasporti aerei (+9.4%), rispetto al mese precedente.
Nel capitolo Abitazione, acqua, energia e combustibili si registra l’andamento in diminuzione del prezzo del Gas (-6.8%), dell’energia elettrica (-1.7%) e dei Combustibili liquidi (-1.4%). Si segnala inoltre l’incremento dell’Acqua potabile (+18.6%) dovuto all’aumento della quota variabile tariffa depurazione e alla rimodulazione delle fasce di consumo. Il capitolo alberghi ristoranti e pubblici esercizi fa registrare un aumento legato soprattutto all’aumento dei prezzi degli alberghi (+11,0%) che tuttavia risultano in diminuzione rispetto allo stesso mese dell’anno precedente (-13,7%). La lieve flessione dei prezzi relativa al capitolo prodotti alimentari, bevande alcoliche è da ricondursi alla diminuzione del prezzo delle patate (-13.9%) e delle acque minerali (-2.1%) mentre l’aumento più significativo è quello dei pesci (+3.8%).Il dato complessivo annuo di +1,7% è il risultato dell’aumento dei beni, che nel paniere rappresentano il 57% del peso complessivo, pari a +0,5%, a fronte di un aumento leggermente più alto dei servizi, che pesano per il restante 43%, pari a +2,1%.
Scomponendo la macrocategoria dei beni, si trova che sia i prodotti alimentari non lavorati (per esempio ortaggi, frutta, pesci e carne) sia gli alimentari lavorati (tra cui pane, bevande, scatolame, formaggi) segnano una variazione più contenuta rispetto al mese precedente e pari rispettivamente al +2,8% e +2,7%. I beni energetici non regolamentati, come i carburanti, registrano una variazione annua negativa del -16,1%. La variazione annuale dei beni energetici regolamentati (fra cui energia elettrica e gas metano) è pari a +1,2%. La variazione annuale di prezzo dei beni durevoli (tra cui elettrodomestici e automobili) è +0,7% mentre quella dei beni non durevoli (tra cui medicinali, saponi e detersivi) è più elevata essendo pari a +3,0%. Lievemente inferiore la variazione annuale dei beni semidurevoli (fra cui abbigliamento e libri) pari a +2,5%. Tra i servizi la variazione annuale per quelli non regolamentati (+2,0%) è inferiore rispetto a quelli regolamentati (+2,6%).