Ossido di Zolfo – 71%; Monossido di Carbonio – 43%; Ossido di Azoto – 29%; Composti organici volatili – 26%; Ammoniaca – 22%; PM10 – 2%: questi i contenuti.
I dati raccolti dalle centraline di rilevamento e dall’Inventario regionale delle sorgenti di emissione (Irse) parlano chiaro: nel 2002 (primo anno con il quale il confronto è possibile) in Toscana erano 32 i comuni con valori di inquinanti superiori a quelli di legge (Dm 60/02).
In queste realtà, che rappresentavano il 14% del territorio, viveva il 50% della popolazione residente. L’altra metà dei toscani abitava in 255 comuni (l’86% del territorio) dove l’aria registra livelli di inquinanti inferiori a quelli consentiti.
A distanza di 10 anni, nel 2005, sono 20 i Comuni con inquinamento atmosferico superiore alle soglie di legge. Rappresentano il 7% del territorio ed ospitano il 32% della popolazione. Il 93% dei toscani, sul 63% del territorio regionale, vive in 267 Comuni dove l’aria è con inquinanti inferiori ai limiti.
I 20 Comuni dove si deve ‘risanare’ la qualità dell’aria si concentrano nell’area metropolitana e nelle zone più industrializzate. Sono Calenzano, Sesto Fiorentino, Campi Bisenzio, Capannori, Cascina, Firenze, Signa, Bagno a Ripoli, Scandicci, Lastra a Signa, Lucca, Grosseto, Livorno, Montale, Montecatini Terme, Montelupo Fiorentino, Pisa, Porcari, Prato e Viareggio.
Queste realtà sono indicate nel PRRM come ‘zone di risanamento’, mentre sono ‘zone di mantenimento’ tutte le altre, dove si deve comunque operare per mantenere basso l’inquinamento atmosferico.
Grazie alle misure attuate a livello europeo, nazionale, regionale e locale, oggi si prevede che la qualità dell’aria migliorerà ulteriormente entro il 2010, con un abbassamento del livello dell’Ossido di Azoto del 20% ed un abbattimento del 15% delle polveri sottili Pm10