Sono stati prelevati altri 231 pesci siluro nel tratto cittadino dell’Arno. E’ questo il risultato della terza tappa, svoltasi in tre giornate nel mese di aprile, di attuazione del progetto promosso dalla Provincia di Firenze con il Museo di Storia Naturale di Firenze e la Provincia di Pisa e cofinanziato da Regione Toscana ed Ente Cassa di Risparmio di Firenze, finalizzato a salvaguardare la biodiversità dell’Arno tramite la cattura di pesci siluro e pesci gatto punteggiati.
450 PESCI. Dal 2011, anno di avvio del progetto, sono stati oltre 450 i pesci siluro prelevati con l’utilizzo di metodi incruenti (elettropesca e reti) e trasferiti in appositi bacini di stoccaggio isolati dalle acque pubbliche superficiali. L’esemplare di maggiori dimensioni catturato in questa ultima campagna presso la pescaia di San Niccolò misura 182 cm.
IL PROGETTO. “L’abbassamento della taglia media dei soggetti catturati nel mese di aprile – commenta l’assessore ad Ambiente, Caccia e Pesca della Provincia di Firenze Renzo Crescioli – suggerisce che gli interventi di controllo stiano cominciando ad incidere sulla popolazione della specie. Il nostro progetto, dunque, sta iniziando a dare i suoi concreti frutti. Ricordiamo che il siluro è un pesce non autoctono, improvvidamente inserito dall’uomo, che determina in maniera decisiva l’impoverimento del patrimonio ittico e il calo della pescosità in Arno. Sarà fondamentale – conclude Crescioli – proseguire negli anni con le catture, estendendo le zone d’intervento anche ad altre aree di più recente colonizzazione da parte della specie”.