sabato, 20 Aprile 2024
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Artigianato, anche il 2012 sarà un anno in forte calo

Dopo la forte crisi del 2011, ad eccezione del settore della pelletteria, il 2012 sarà un altro anno di forte crisi. In calo il fatturato e l'occupazione. Ma la situazione sarà migliore per le aziende che esportano e per quelle più strutturate.

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Dopo la forte crisi del 2011, ad eccezione del settore della pelletteria, il 2012 sarà un altro anno di forte crisi. In calo il fatturato e l’occupazione.

UN BILANCIO NEGATIVO. La seconda parte del 2011, in cui a far da protagonista sono stati il rallentamento dell’economia internazionale e la nuova fase recessiva, ha portato ad un nuovo bilancio ancora in negativo per le imprese artigiane toscane. In forte calo il fatturato: -10,2% in media, passando dal -6,5% del manifatturiero al -8,7% dei servizi al -15,6% dell’edilizia. L’unica eccezione è la pelletteria che ha registrato un +0,8%, mentre perdono terreno il complesso del sistema moda (-4,8%, punta negativa nella maglieria con -11,4%), la metalmeccanica (-5,2%, la cantieristica cala del 9,7%), l’oreficeria (-11,5%) e il lapideo (-11,0%). Il primo semestre 2012 è atteso fortemente negativo, anche a causa delle difficoltà della gestione della liquidità e delle restrittive condizioni di accesso al credito.

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L’ARTIGIANATO. L’economia dei settori artigiani ha risentito, più di ogni altro settore, le conseguenze della crisi. Alle difficoltà strutturali che sta affrontando da oltre un decennio, si sono affiancati i contraccolpi derivanti dalla ridotta capacità di spesa delle famiglie, dai vincoli posti all’espansione della spesa pubblica e dalle rinnovate preoccupazioni sul fronte della liquidità d’impresa e dell’accesso al credito, fattori negativi che hanno caratterizzato soprattutto la parte finale del 2011 e l’inizio del corrente anno.

EXPORT. Nel 2011, solo il 7,2% delle imprese artigiane regionali presenta incrementi di fatturato, a fronte del 18,7% del 2010. Da sottolineare però alcune differenziazioni: le aziende esportatrici vanno meglio di quelle non esportatrici; la contrazione del volume d’affari colpisce di più le imprese di minori dimensioni rispetto a quelle più strutturate.

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IN TOSCANA. A livello territoriale chiudono in negativo tutte le province: si va dal -7,0% di Massa-Carrara e dal -8,6% di Livorno per arrivare fino al -14,1% di Grosseto ed al -14,3% di Pistoia. Escluse Livorno e Massa-Carrara, per tutte le province toscane il 2011 risulta ben peggiore del 2010. Anche le forme dell’occupazione cambiano: la crisi determina un incremento delle forme flessibili e la riduzione delle forme contrattuali a tempo pieno.

PREVISIONI. “Le previsioni per il 2012 per il tessuto artigianale toscano disegnano un quadro negativo. Nel 2011 con differenze dovute soprattutto alla propensione all’export e alla dimensione delle imprese, il trend del calo di fatturato è evidente in tutti i comparti. Con una costante territoriale: tutte le province sono in difficoltà – spiega Roberto Nardi, vicepresidente Unioncamere Toscana – La differenza fra aziende di medie e di piccole-micro dimensioni rappresenta ad esempio un segnale importante, che conferma come, anche all’interno di un segmento imprenditoriale in forte sofferenza, esista la possibilità di intraprendere percorsi di crescita che sono in grado di rafforzarne in maniera significativa la capacità competitiva”.

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UNA CRESCITA POSSIBILE. ”La questione di come creare le condizioni perché questa crescita sia possibile e si inverta la tendenza alla diminuzione delle imprese artigiane toscane, che si sono ridotte di quasi mezzo punto percentuale nel 2011, deve diventare una priorità. Non dimentichiamoci che la figura dell’artigiano toscano arricchisce l’offerta regionale da più punti di vista, contribuendo a caratterizzare il territorio anche agli occhi di un turista o di un imprenditore estero – Afferma Nardi – Sono un primo passo in questo senso gli accordi per l’imprenditoria, in questo caso non solo artigiana, firmati recentemente da Sistema Camerale e Regione Toscana per assicurare attività d’informazione, orientamento, consulenza e formazione per neoimprenditori”.

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