Sono ventisei, le persone finite nel mirino degli investigatori che indagano sul raid alla sede di Equitalia di Livorno, avvenuto la notte tra venerdì e sabato scorsi.
LE TELECAMERE. Due delle otto persone che hanno preso parte all’attentato alla sede di Equitalia, sono state già identificate grazie alle immagini acquisite dalle telecamere di sorveglianza. Ros e Digos stanno cercando di risalire anche alle altre sei, partendo dalle impronte digitali e dalle tracce biologiche rilevate sulla molotov inesplosa e sul petardo.
IL RAID. Dalle immagini delle telecamere si vedono arrivare due persone, seguite da altre sei. Alcuni gettano due bottiglie molotov contro il portone, una esplode e l’altra no. Quindi, il gruppetto tenta di dare fuoco a degli stracci posizionati alle finestre, ma questi si spengono poco dopo. Il raid dura in tutto cinque minuti, e viene interrotto dall’arrivo di un’auto.
SOSPETTI. Secondo gli inquirenti, si tratterebbe di un gesto compiuto e improvvisato da parte di ragazzi livornesi appartenenti all’area antagonista. Un gesto che sarebbe stato compiuto per manifestare il loro disagio sociale.