E’ in corsa, in procura a Livorno, il vertice degli investigatori che si stanno occupando dell’attentato alla sede cittadina di Equitalia.
IL VERTICE. Oltre al pm Antonella Tenerani che sta coordinando le indagini, in procura sono presenti anche i vertici della digos e del ros di Livorno. Si sono riuniti anche il comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica “per un’ analisi di quanto avvenuto alla sede di Equitalia” e per valutare “eventuali, ulteriori, misure da adottare”.
L’ATTENTATO. Nella notte tra giovedì e venerdì, due bottiglie di molotov e un petardo, sono state lanciate contro la sede di Equitalia di Livorno, dal lato di via Indipendenza. Una delle bottiglie non è esplosa. Dal lato di piazza San Pietro e Paolo sono stati trovati degli stracci parzialmente bruciati, sotto il portone, segno che qualcuno ha provato a incendiare l’edificio. Tracciate anche scritte sui muri, tra cui “lotta continua” e “ladri”.
SOSPETTI. Una videocamera di sicurezza avrebbe ripreso, intorno all’orario dell’attentato, un gruppo di 7-8 persone che si aggirava nei pressi dell’edificio. Vengono confermati così i sospetti degli inquirenti, che viste le modalità dell’attentato, hanno subito ipotizzato un gesto condotto da più persone. E i sospetti si concentrano sull’area anarco-antagonista, vista anche la modalità del gesto dimostrativo: gli attentatori non sono riusciti a dar fuoco alla sede e una bottiglia è rimasta inesplosa.