venerdì, 26 Aprile 2024
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Autovelox: pioggia di ricorsi

Un totale di 2.400 ricorsi in sei mesi contro le multe da autovelox. Questa la stima resa nota ieri mattina dal comandante dei vigili urbani Massimo Ancillotti. Ma Palazzo vecchio dichiara battaglia legale.

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Un totale di 2.400 ricorsi contro le multe da autovelox negli ultimi sei mesi del 2010, di cui 1.300 portati davanti al giudice di pace e 1.100 al prefetto. Questa la stima resa nota dal comandante dei vigili urbani Massimo Ancillotti, secondo il quale “la cifra è sicuramente inferiore rispetto a quella effettiva, in quanto si tratta solo dei ricorsi di cui, al momento, ci è pervenuta ufficialmente notizia”.

LA BATTAGLIA LEGALE DI PALAZZO VECCHIO. Il secondo semestre del 2010 di Palazzo Vecchio si è chiuso con 700 mila verbali, di cui 175 mila elevati grazie agli autovelox piazzati nelle strade cittadine. In totale un extra-gettito da circa 51 milioni di euro, che non nuocerebbero certo alle tasche del comune fiorentino. Palazzo Vecchio annuncia quindi battaglia legale: “Non impugneremo tutti i ricorsi accolti dal giudice di pace, solo quelli basati su eccezioni che potrebbero riguardare un consistente numero di verbali”. Se, ad esempio, il giudice di pace ritenesse che la classificazione delle strade in base alla quale sono posizionate le macchinette è sbagliata, questo riguarderebbe tutti i verbali emessi e l’amministrazione potrebbe decidere di impugnarlo; ma se il ricorso accolto riguarda la sistemazione della segnaletica stradale, allora basterà intervenire direttamente risolvendo in concreto il problema.

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“QUI CI VUOLE UN NUOVO PIANO DEL TRAFFICO”. “Dopo l’audizione di questa mattina in commissione controllo del comandante della Polizia Municipale Dr.Ancillotti, restano del tutto inalterate le molte perplessità riguardo alla legittimità delle multe elevate dagli autovelox sulle strade di Firenze”. Questa la dichiarazione del presidente della commissione Marco Stella (PdL) e dei consiglieri Stefano Alessandri, Emanuele Roselli e Massimo Sabatini. “In particolare – hanno aggiunto i consiglieri – risulta gravissimo il ritardo nell’approvazione del Pgtu (Piano generale del traffico urbano), unico strumento in grado di stabilire quali siano le strade idonee ad ospitare gli autovelox”.

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