Bagno a Ripoli guida la rivolta dei piccoli comuni contro i mancati trasferimenti statali. “Quasi 900mila euro in meno nei nostri bilanci – dichiara il sindaco Luciano Bartolini -, una cifra considerevole e soprattutto assolutamente dovuta per legge”. Oggi il primo cittadino ha firmato gli atti di diffida e messa in mora indirizzati al ministero dell’Interno.
CREDITORI. Si tratta di mancati rimborsi Ici, Irpef e reintegro dei fondi per la finanza degli enti territoriali, negli anni compresi tra il 2007 e il 2010. Bartolini ha agito nell’ambito di un’azione promossa e coordinata dall’Anci Toscana per il recupero delle somme non corrisposte dallo Stato.
BILANCIO. “Quasi 900mila euro in meno nei nostri bilanci – dichiara il sindaco -, una cifra considerevole e soprattutto assolutamente dovuta per legge. Negli anni passati abbiamo contestato le varie Finanziarie, ree di avere via via intensificato i tagli alle nostre risorse, creando contestualmente dei vincoli di spesa, ma se nemmeno le entrate ridotte ci vengono garantite”. Somme non promosse, ma dovute. “Per noi fra avere e non avere 900mila euro – continua Bartolini – fa la sua enorme differenza. Un’altra grave incongruenza, che si aggiunge al fatto che i rimborsi dell’Ici prima casa sono commisurati ad una situazione ormai non più attuale, essendo una fotografia vecchia di due anni”.
DIFESA. “In questo contesto – spiega il sindaco – la nostra azione di ricorso è paradossalmente quasi di difesa: ci togliete risorse, non ci rimborsate quanto promesso, create di fatto una situazione più favorevole all’evasione e per giunta nemmeno ci date per intero le somme che ci spettano di diritto? Il ricorso è una scelta obbligata”.