giovedì, 18 Aprile 2024
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Benzina, treni e pedaggi: scattano gli aumenti

Con il nuovo anno partono gli aumenti per chi viaggia (sia in autostrada che in treno) e per i carburanti: in Toscana scatta il contributo per l'aiuto alle zone alluvionate della Lunigiana. Ecco cosa cambia.

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Benzina, treni e pedaggi autostradali, con il 2012 scattano i rincari.

BENZINA. Con i rialzi delle addizionali regionali sulle accise, il prezzo della benzina sfiora oggi 1,74 euro al litro. In sei regioni italiane, tra cui la Toscana (le altre sono Piemonte, Liguria, Marche, Umbria e Lazio) sono scattate da ieri le addizionali, che riguardano solo la benzina e non il diesel e hanno fatto inevitabilmente lievitare i prezzi in gran parte dei distributori. In Toscana è scattata l’istituzione dell’imposta regionale sulla benzina di 0,05 euro al litro per il 2012, approvata nelle scorse settimane dal consiglio regionale, su iniziativa della Giunta, a sostegno dei territori della Lunigiana colpiti dall’alluvione.

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AUTOSTRADE. Ma per chi si sposta in auto ci sono anche altri rincari in arrivo. Dal 1° gennaio sono infatti scattati gli adeguamenti sui pedaggi sulla rete di Autostrade per l’Italia: un adeguamento tariffario per l’anno 2012 pari al 3,51%. “Cresce la componente relativa agli investimenti per il potenziamento dell’ infrastruttura in concessione”, spiegano da Autostrade. “Nel periodo di riferimento (1 ottobre 2010 – 30 settembre 2011) gli investimenti di Autostrade per l’Italia hanno raggiunto 1,4 miliardi di euro confermando il ruolo di primo investitore privato del Paese con oltre 20 miliardi di euro che serviranno ad ammodernare e migliorare circa 900 chilometri di rete nei prossimi 10 anni. Fino ad oggi, sono stati completati lavori di potenziamento per oltre 280 chilometri per un importo superiore a 7 miliardi di euro”.

TRENI. Aumenti anche per chi alla gomma preferisce le rotaie. Nei primi mesi del 2012 il prezzo dei biglietti per i treni regionali aumenterà, mentre è all’orizzonte un rincaro anche degli abbonamenti. E’ quanto deciso dalla Regione Toscana. Dopo i tagli del governo Berlusconi ancora non colmati dal governo Monti – spiega una nota – mancano all’appello 40 milioni di euro da destinare al trasporto ferroviario toscano. “Per far fronte a questa situazione ed evitare un’emergenza nel settore dei trasporti – si legge nel comunicato – la Regione ha deciso di intervenire, deliberando l’aumento del 20% delle tariffe dei biglietti ferroviari di corsa semplice e prevedendo una generale riorganizzazione del settore”. In particolare il biglietto fino a 10 chilometri passerà da 1,20 euro a 1,40; fino ai 50 chilometri il ticket costerà 4,60 euro contro gli attuali 3,80; infine fino a 100 chilometri bisognerà pagare 7,70 euro, contro i 6,40 previsti al momento. Il biglietto di corsa semplice diventerà più salato dal primo febbraio 2012. Un eventuale rincaro degli abbonamenti, che riguarderebbe più da vicino pendolari e studenti, sarà applicato solo dalla seconda metà dell’anno e verrà calcolato tenendo conto dell’indicatore di reddito Isee, come per i ticket sanitari. “L’obiettivo – scrive anche la Regione – è mantenere alto il livello dei servizi e non rinunciare al piano di acquisto di nuovi treni,  necessario  per colmare le lacune di un parco mezzi ormai obsoleto”.

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