Un bonus “rinforzato”, da 800 euro invece che da 600, per tutte le partite Iva e gli autonomi sia Inps che delle casse private, a partire dal mese di aprile: a patto però di poter dimostrare di esser stati danneggiati economicamente dall’emergenza coronavirus. È la misura allo studio del governo, anticipata dalla ministra del Lavoro Nunzia Catalfo.
Partite Iva, il bonus sale a 800 euro?
Proprio oggi si sono aperte le richieste del bonus per il mese di marzo, quello da 600 euro. Una misura che riguarda potenzialmente 5 milioni e mezzo di lavoratori e che, chiarisce la ministra, sarà prorogata anche per i prossimi mesi, fin quando durerà l’emergenza.
Come funziona il bonus da 600 euro per gli autonomi
Non solo. “Per aprile – ha detto ieri Catalfo – pensiamo anche di far salire l’aiuto a 800 euro“. Un impegno ribadito stamani anche dal ministro dell’Economia Roberto Gualtieri. Il bonus per autonomi e partite Iva potrebbe salire di duecento euro e toccare quindi gli 800, per gli iscritti all’Inps e per i lavoratori delle casse private fermi a causa del coronavirus.
Con tutta probabilità, però, le condizioni per ottenere il bonus da 800 euro saranno più stringenti rispetto a quelle imposte per l’attuale premio da 600.
Ad oggi, infatti, sono due le condizioni. Un reddito 2018 inferiore ai 35 mila euro, oppure un reddito fra 35 e 50 mila euro ma con una riduzione (dimostrabile) delle attività di almeno il 33% rispetto al primo trimestre 2019.
È probabile che d’ora in avanti tutti dovranno dimostrare il danno economico, anche chi ha redditi più bassi.
Quando arriva il bonus da 600 euro?
Nel frattempo, lavoratori autonomi, professionisti e partite Iva aspettano il bonus da 600 euro: quando arriva? Si tratta di un premio relativo al mese di marzo, pertanto, salvo ritardi, sarà accreditato entro la fine del mese di aprile. I 600 euro saranno versati ai lavoratori autonomi idonei al premio direttamente sul conto corrente. Si tratta di un bonus esentasse.