Gettato vivo in un cassonetto nella zona industriale di Scandicci, rischiava di morire nel peggiore dei modi: schiacciato insieme ai rifiuti. L’animale, un piccolo maltese, è stato fortunatamente notato da un operatore ecologico al momento del trasferimento meccanico dei rifiuti dal cassonetto al camion, un attimo prima che venisse schiacciato. L’uomo ha chiesto aiuto a una volontaria dell’Oipa, che a sua volta ha subito allertato le guardie zoofile Oipa del capoluogo toscano.
IN CERCA DI CASA. Bisou (nella foto), così il cane è stato ribattezzato dalla volontaria che l’ha salvato, è un maltese toy bianco di circa 8 anni, sprovvisto di microchip e di altri segni di riconoscimento: al momento del ritrovamento si trovava in condizioni pietose, sporco e spaventato. Visitato dal medico veterinario e portato in stallo da una volontaria Oipa, Bisou appare ora in buone condizioni di salute, anche se non ha ancora superato il forte trauma, e cerca una famiglia che gli regali una seconda possibilità.
MISURE E CONTROLLI. Le guardie zoofile dell’Oipa depositeranno nei prossimi giorni una notizia di reato presso la Procura della Repubblica di Firenze: le ipotesi di reato formulate contro ignoti sono di maltrattamento, abbandono e anche di uccisione di animale. “Alla base di questo drammatico episodio va ravvista la mancanza di misure adeguate nella prevenzione del randagismo, dell’abbandono e del maltrattamento in generale”, ha commentato Emiliano Ficalbi, Delegato Oipa Firenze. “Il cane – aggiunge – potrebbe essere stato gettato via perché troppo anziano e quindi non più utilizzabile per la riproduzione di altri cani ‘di razza’ da immettere sul mercato. Inoltre, anche in questo caso, la presenza del microchip avrebbe permesso di risalire al proprietario: è quindi necessario intensificare i controlli anche su questo fronte”.