mercoledì, 6 Novembre 2024
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Cani “killer”, parla la Lav

Dalla sede Lav di Firenze una lettera aperta sugli episodi accaduti in Sicilia in questi giorni, dove un branco di cani randagi ha aggredito un bambino e una turista: "Auspichiamo che il governo agisca contro i sindaci che non hanno costruito i canili".

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Ecco alcuni stralci della lettera aperta di Mariangela Corrieri, responsabile della Lav, sezione Firenze e provincia:

Questi fatti ci hanno portato indietro nel cammino della compassione, del rispetto della vita intorno a noi, della sicurezza, dell’avanzamento civile. Fatti che potrebbero far perdere l’orientamento a molti, nell’etica, nell’amore per i cani, nel senso della giustizia e del riconoscimento delle responsabilità.

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“Da tener presente però che i cani di Scicli vivevano in un lager, tra mucchi di ossa e cadaveri dei propri simili, venivano alimentati con i corpi dei loro compagni morti diventando di fatto cannibali. Non è una sovversione delle leggi naturali? Non è voler imprintare gli animali innocenti con la nostra barbarie?”

(…) “I cani sono diventati randagi, non per loro scelta- si legge ancora nella lettera- L’abbandono da parte dell’uomo significa per loro insanabile sofferenza. Rappresenta una crudeltà verso gli animali, il degrado della coscienza individuale, il presupposto per sviluppare comportamenti aggressivi suggeriti dalla legge della sopravvivenza in un territorio altamente sfavorevole. L‘ 80% degli animali abbandonati non sopravive ai primi giorni”.

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(…) “I sindaci, responsabili sanitari, che non hanno adempiuto alla legge 281 del 1991 che imponeva la costruzione di canili e la lotta al randagismo- prosegue la lettera- sono, in spirito (come il mandante di un assassinio), responsabili di quanto accaduto in Sicilia”

Infine, si legge: “Auspichiamo che il Governo, nella persona di Francesca Martini, sensibile e pensante, agisca contro i sindaci inadempienti (e potenziali lunghe burocratiche illegali mani armate), trattando i cani rimasti come povere vittime, ospitandoli e recuperandoli.Vorremmo essere ascoltati perchè siamo la voce di moltissimi italiani che hanno capito e capiscono dov’è il difetto, la lacuna, il vuoto da riempire affinchè il cane resti cane, il miglior amico dell’uomo e i bambini possano accarezzarlo e crescere con lui imparando la bellezza del rapporto con le altre specie viventi  che ci passano accanto nel lampo della vita”.

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