Dati “secretati”, mancata trasparenza, pozzi inesistenti e smaltimento fuori norma del materiale di scarto. I cantieri dell’Alta velocità proseguono a ritmo spedito, ma “senza nessun rispetto per le prescrizioni della Valutazione d’impatto ambientale”, accusa la consigliera comunale Ornella De Zordo.
POZZI. “I pozzi e le pompe previsti per limitare i danni alla falda non vengono costruiti – dichiara la capogruppo di Perunaltracittà – gli ampi residui degli scavi vengono smaltiti irregolarmente, i dati sull’inquinamento non sono pubblici e migliaia di cittadini subiscono ogni giorno disagi a cui nessuno risponde. Il sindaco e la giunta erano stati invitati dal Consiglio a compiere determinati atti di controllo sette mesi fa. Niente è stato fatto”.
NESSUNA VERIFICA. Secondo la De Zordo in questi mesi nessuno ha verificato l’andamento dei lavori. L’incarico spetterebbe all’Osservatorio ambientale, a cui era stato affidato dal Ministero dell’Ambiente il compito di monitorare costantemente sulla falda acquifera sottostante alla città. “Si tratta di un organismo di 6 membri – continua De Zordo – che difficilmente potrà svolgere attività di tale portata, ed infatti non risulta che abbia verificato nulla: non una parola neanche in presenza degli allagamenti”.
RIFIUTI CONTAMINATI. E’ già nota alla magistratura, invece, la vicenda del terreno di scavo scaricato in un sito non autorizzato a Scarperia, posto sotto sequestro sul finire dell’anno scorso. Ma il dubbio aleggia su tutta l’operazione rifiuti. Ad oggi esiste solo l’autorizzazione per conferire le terre di scavo a Santa Barbara, ma solo per 1 milione e mezzo di metri cubi su 3.
INQUINAMENTO TOP SECRET. “Il consiglio comunale – conclude la De Zordo – ha bocciato la proposta di effettuare controlli da parte della polizia municipale, e di rendere pubblici i dati delle centraline di monitoraggio della qualità dell’aria in tempo reale”. I dati sull’inquinamento rimangono top secret. Almeno per ora.