“Stiamo lavorando per poter dismettere l’Opg di Montelupo al più presto”. Questa la replica dell’assessore regionale Salvatore Allocca, che ha la delega in materia, dopo la visita del senatore Ignazio Marino alla struttura di Montelupo. La struttura dovrebbe chiudere entro un anno. Nel frattempo nelle carceri italiane è stato un luglio incandescente, tra evasioni, proteste e suicidi dei detenuti. Lo fa sapere la Uil Penitenziari.
RITARDI E NORME. “In Toscana – continua Allocca – siamo sempre stati più che convinti sulla necessità del superamento di queste strutture e abbiamo sempre lavorato per questo ma, a causa del ritardo nelle normative nazionali e delle diverse competenze che si sono intrecciate, anche l’ospedale di Montelupo non è stato ancora possibile chiuderlo. Pensiamo, ragionevolmente, di poterlo fare nel giro di un anno”.
L’assessore ricorda come la norma che dispone il passaggio delle competenze sanitarie alle Regioni in questa materia sia soltanto del 2008 e come questa prevedesse il superamento degli ospedali psichiatrici giudiziari entro 3 anni.
LE ALTERNATIVE. Tre le strutture intermedie che potrebbero accogliere le persone che hanno terminato la misura di sicurezza (per la quale erano state internate) ma che non sono ancora in grado di essere dimesse. Una è in provincia di Firenze, per l’area vasta “centro”, un’altra è ad Aulla per l’area vasta “Nord-Ovest”, una terza si sta costituendo ad Arezzo per l’are vasta “Sud Est”.
SOLLICCIANINO. Per quanto riguarda invece le persone che debbono terminare il percorso della misura di sicurezza si sta approntando la struttura di Solliccianino (il “Mario Gozzini”) a Firenze, che diventerà una struttura di carattere sanitario con una sorveglianza, ma soltanto esterna.
“A Solliccianino – conclude Allocca – sarà possibile ospitare anche le donne che attualmente sono a Castiglion delle Stiviere. Infine le persone dimissibili, che hanno terminato la custodia cautelare, saranno dimesse e prese in carico dai servizi territoriali. Questo percorso contiamo di portarlo a regime nel 2011”.
LUGLIO INCANDESCENTE. Sei suicidi, 15 tentati suicidi, 5 pericolosi detenuti evasi, 4 tentate evasioni sventate dagli agenti penitenziari, risse e proteste in molte carceri nonché 22 poliziotti penitenziari feriti a seguito di aggressioni da parte di detenuti.
E’ l’impietoso bilancio diramato dal Segretario Generale della Uil PA Penitenziari Eugenio Sarno. Ed è il bilancio del solo mese di luglio.
I CASI IN TOSCANA. Risale solo a martedì scorso la fuga di due detenuti albanesi dal carcere di Pisa, mentre è di ieri il tentativo di evasione di un 28enne italiano da Sollicciano. L’uomo aveva cercato di confondersi con i familiari in visita.