Sono passati quattro mesi e mezzo dalla scomparsa di Roberta Ragusa, inghiottita dal buio di una fredda notte di gennaio. Da allora, non si hanno più sue notizie, salvo qualche avvistamento rivelatosi errato. Le indagini vanno avanti, e gli inquirenti adesso si concentrano su un sms delle amiche di Roberta, datato 14 gennaio 2012.
IL MESSAGGIO DELLE AMICHE. L’attenzione da parte degli inquirenti sul caso Ragusa, torna ad essere molto alta. Nel cellulare della donna, è stato trovato un sms delle amiche ”Ciao Robi, Come stai dentro e fuori?”. Quel messaggio è stato inviato a Roberta il 14 gennaio 2012 da una sua amica, quando lei era già scomparsa e forse, già morta. E resta li, nella memoria di un cellulare abbandonato, in attesa di una risposta che, ormai, non arriverà da parte di Roberta, ma da parte degli investigatori quando il caso sarà chiuso. Quello che fa riflettere, è il contenuto del messaggio. Non capita tutti i giorni di scrivere ad una persona ”come stai dentro e fuori”. Viene da pensare, che dietro al messaggio, ci sia un significato molto profondo.
LA CADUTA. E se il testo e il contenuto del messaggio facesse riferimento alla caduta del 10 gennaio? Quel giorno Roberta, mentre si trovava con il marito sulle scale che portano in soffitta, è caduta violentemente sul pavimento: Antonio (il marito) avrebbe perso l’equilibrio a causa del pesante scatolone degli addobbi di Natale che stava riponendo in soffitta, andando a urtare Roberta che a questo punto sarebbe caduta a terra. Fin qui, non sembra esserci niente di strano. Ma quella caduta è stata annotata da Roberta sulla sua agenda. Al 10 gennaio (data dell’incidente domestico) si legge ”Tragedia. Caduta dalle scale della soffitta”. Perchè annotare un casuale incidente su una pagina di un diario in cui era solita segnare le cose da fare, e non quelle accadute? Ma soprattutto, perché tragedia? Un incidente non dovrebbe essere una tragedia, a meno che non causi qualcosa di grave e sia causato da qualcun altro, in questo caso dal marito. Le amiche della donna hanno dichiarato, fin dal primo momento, che Roberta era rimasta scioccata da questa caduta che, a questo punto, tanto accidentale non deve esser stata. Si feriva a questo, quel messaggio? Come stai dentro, emotivamente, e fuori, per la botta presa dalla caduta?
QUELLA NOTTE. L’unico ad essere indagato con l’accusa di omicidio volontario e occultamento di cadavere, è il marito di Roberta, Antonio Logli. ”Un atto dovuto”, spiegano gli inquirenti, per portare avanti ogni tipo di indagine e controllo. Ma contro di lui, fino ad oggi, non è stato trovata alcuna prova. Nei giorni scorsi è stata interrogata anche la sua amante, Sara Calzolaio, la segretaria 28enne dell’autoscuola ”Futura” che prima di entrare nell’azienda dei Logli, era stata babysitter dei bambini di Roberta e Antonio. Dalle dichiarazioni della ragazza non è emerso niente di nuovo. Ha affermato che lei e Logli si sarebbero sentiti almeno due volte la notte della scomparsa, dopo le 23. Questo significa che Logli a quell’ora era sveglio, contrariamente a quanto affermato nei giorni seguenti la scomparsa di sua moglie. Allora, Roberta, potrebbe aver sentito la telefonata dei due e aver scoperto, finalmente, l’identità dell’amante?. Qualcosa, quella notte, deve pur esser successa.
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