Il gip di Roma Mulliri ha stabilito che gli indagati per la bancarotta della società “Safin cinematografica” possono tornare in libertà. A beneficiare di questa decisione il produttore cinematografico Vittorio Cecchi Gori ed il suo principale collaboratore Luigi Barone, arrestati il 3 giugno scorso con l‘accusa di bancarotta fraudolenta.
Entrambi gli indagati erano agli arresti domiciliari dallo scorso luglio. Per il fallimento della Safin e’ gia’ stato disposto il processo per il 5 dicembre prossimo davanti alla prima sezione del Tribunale penale di Roma.
Oltre a Cecchi Gori, che dovra’ rispondere di bancarotta per distrazione, saranno processati anche Luigi Barone, Vittorio Micocci, Ettore Parlato e Alessandro Mattioli ed Edoardo De Memme.
Nei confronti del produttore cinematografico e’ tra l’altro pendente una richiesta di rinvio a giudizio per il fallimento della Finmavi, la cassaforte del gruppo. L’udienza e’ prevista per il 13 ottobre prossimo davanti al gup Adele Rando.