La paura per il batterio killer dilaga in Europa e potrebbe valicare anche i confini italiani, dopo la morte di 10 persone in Germania a causa dell’Escherichia coli, germe trasmesso da alcuni cetrioli importati dalla Spagna. Timori anche in Toscana, nonostante le rassicurazioni del ministero della Salute.
CONTROLLI. Non è stato finora riscontrato in Italia nessun caso di infezione ha assicurato il ministro della Salute, Ferruccio Fazio, precisando che il nostro paese è in contatto con la Commissione europea attraverso il sistema di allerta rapido. Sono già iniziati i controlli a tappeto dell’Istituto Superiore di Sanità sulle verdure importate ed é stato allertato anche il Nas dei carabinieri. Fazio ha ricordato che bastano poche norme d’igiene per evitare infezioni, come lavare molto bene le verdure.
CONSUMI. Intanto si temono contraccolpi della psicosi dal punto di vista economico. Al momento la Coldiretti invita alla calma. Con la riapertura dei mercati non si è riscontrato nessun effetto sui consumi, secondo il monitoraggio svolto dall’associazione degli agricoltori.
EXPORT. Rimane la preoccupazione per la situazione dei mercati esteri come la Germania dove si è praticamente dimezzato il consumo di verdure fresche con effetti anche sulle esportazioni italiane. La Germania, precisa la Coldiretti, è il primo sbocco dell’export italiano di verdure e legumi freschi per un valore di 460 milioni di euro nel 2010. Il nostro paese è il principale produttore europeo di ortofrutta fresca che esporta in tutto il mondo per un valore di 4,1 miliardi di euro.
SUGGERIMENTI. Il consiglio della Coldiretti è quello di preferire prodotti made in Italy. Meglio ancora, acquistare prodotti a chilometri zero, direttamente dai produttori agricoli, che non devono percorrere lunghe distanze e subire intermediazioni che potrebbero essere responsabili delle contaminazioni che si sono verificate.