sabato, 27 Aprile 2024
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Cetrioli e batterio killer, rischio per una nuova psicosi

La paura per il batterio killer dilaga in Europa e potrebbe valicare anche i confini italiani, dopo la morte di 10 persone in Germania. Timori anche in Toscana.

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La paura per il batterio killer dilaga in Europa e potrebbe valicare anche i confini italiani, dopo la morte di 10 persone in Germania a causa dell’Escherichia coli, germe trasmesso da alcuni cetrioli importati dalla Spagna. Timori anche in Toscana, nonostante le rassicurazioni del ministero della Salute.

CONTROLLI. Non è stato finora riscontrato in Italia nessun caso di infezione ha assicurato il ministro della Salute, Ferruccio Fazio, precisando che il nostro paese è in contatto con la Commissione europea attraverso il sistema di allerta rapido. Sono già iniziati i controlli a tappeto dell’Istituto Superiore di Sanità sulle verdure importate ed é stato allertato anche il Nas dei carabinieri. Fazio ha ricordato che bastano poche norme d’igiene per evitare infezioni, come lavare molto bene le verdure.

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CONSUMI. Intanto si temono contraccolpi della psicosi dal punto di vista economico. Al momento la Coldiretti invita alla calma. Con la riapertura dei mercati non si è riscontrato nessun effetto sui consumi, secondo il monitoraggio svolto dall’associazione degli agricoltori.

EXPORT. Rimane la preoccupazione per la situazione dei mercati esteri come la Germania dove si è praticamente dimezzato il consumo di verdure fresche con effetti anche sulle esportazioni italiane. La Germania, precisa la Coldiretti, è il primo sbocco dell’export italiano di verdure e legumi freschi per un valore di 460 milioni di euro nel 2010. Il nostro paese è il principale produttore europeo di ortofrutta fresca che esporta in tutto il mondo per un valore di 4,1 miliardi di euro.

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SUGGERIMENTI. Il consiglio della Coldiretti è quello di preferire prodotti made in Italy. Meglio ancora, acquistare prodotti a chilometri zero, direttamente dai produttori agricoli, che non devono percorrere lunghe distanze e subire intermediazioni che potrebbero essere responsabili delle contaminazioni che si sono verificate.

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