E’ nata in Palazzo Medici Riccardi la Commissione speciale per la città metropolitana Firenze-Prato-Pistoia. Il Consiglio provinciale ha approvato all’unanimità l’istituzione del nuovo gruppo di lavoro, a cui peraltro prendono parte il presidente della Provincia Andrea Barducci e quello del Consiglio provinciale David Ermini, e che dovrà elaborare una proposta concreta su come far nascere la città metropolitana. Insieme ai Presidente, tre rappresentanti del Pd, due del Pdl e uno per ciascuna delle altre forze politiche (Udc, Idv, Sinistra ecologia e libertà, Rifondazione comunista e Lega). Una sfida impegnativa che, commenta Barducci, “accogliamo per realizzare un progetto ambizioso e la costituzione di questa Commissione ci aiuta a farlo con il giusto passo. Si avverte il bisogno di ricostruire ed esercitare una capacità di governo che garantisca il massimo risultato e la migliore efficacia per il territorio, in questa fase così delicata della vita del Paese”.
“Firenze, Prato e Pistoia oggi si presentano come un continuum urbano con i comuni limitrofi – spiega David Ermini, Presidente del Consiglio provinciale – enti locali che dimostrano di avere gli stessi problemi relativi alla mobilità, alla pianificazione urbanistica, alla tutela dell’ambiente, alla gestione dei servizi sociosanitari, e sentono in misura crescente la necessità di trovare momenti di incontro. Firenze ha quindi una nuova dimensione territoriale, un’area metropolitana che richiede una visione delle politiche più complessa. Con l’abolizione della Provincia di Firenze, Palazzo Medici Riccardi farà la sua parte per la nascita dell’area metropolitana”.
“La nuova provincia dovrà nascere come luogo dove si risolvono i problemi – nota Samuele Baldini, capogruppo del Pdl – primo tra tutti quello dei rifiuti, bisogno vedere chi parteciperà alla città metropolitana, a partire dal Comune di Firenze che non ha dato grandi segnali”. “Crediamo che sia importante ridisegnare i confini della cittù metropolitana – osserva Stefano Prosperi, capogruppo del Pd – ci proponiamo coinvolgere Prato e Pistoia per gestire insieme tutte le funzioni ed elaborare così una proposta concreta ed alternativa a quella dell’abolizione delle province sulla quale siamo fermamente contrari”.
Federico Tondi (Udc) chiede “un percorso aperto per la Città metropolitana, senza forzature di nessun tipo: il contributo di tutte le forze politiche qui rappresentate in questo Consiglio Provinciale, dalla più piccola alla forza di maggioranza assoluta, sarà determinante se vorremmo fare un percorso istituzionalmente serio”. “Siamo di fronte a un passaggio importante – dice Andrea Calò, capogruppo di Rifondazione comunista – Crediamo che la Città metropolitana debba dare una risposta a chi vede mettere in discussione il diritto all’abitabilità, il diritto alla casa, al lavoro, il diritto al trasporto, il diritto alla mobilità. E’ una sfida che parte del presente e guarda a un futuro sostenibile per tutti, in cui il diritto di cittadinanza non è fondato sulla paura e sull’esclusione”. Massimo Lensi (Pdl) rileva come “non si tratta di cambiare nome alla Provincia di Firenze, quando di mettere insieme al percorso di Palazzo Medici Riccardi anche quello delle Province di Prato e Pistoia: bisogna arrivarci insieme” “Questa può essere una buona occasione – spiega Guido Sensi del Pdl – un’istituzione che venga incontro alla necessità di razionalizzare le spese e alle domande di tutto il territorio, creando servizi di area vasta per i cittadini. Nella logica del federalismo fiscale promossa dal Governo, si ha anche una maggiore disponibilità finanziaria per aiutare i comuni più piccoli”.
Il percorso “non sarà così semplice come qualcuno può pensare – nota Marco Cordone, capogruppo della Lega nord – Il Comune di Firenze punta su un’area metropolitana ristretta mentre si evidenziano forme pericolose di centralismo regionale. Ecco perché le Province sono importanti e utili, al contrario di quello che tanti sostengono”. Riccardo Lazzerini (Sinistra ecologia e libertà) osserva come “tra pochi giorni arriverà in Commissione il protocollo d’intesa delle Agenzie di promozione turistica di Firenze, Prato e Pistoia, quasi a sancire come certe realtà si muovo già insieme in questo momento di crisi”.