sabato, 27 Aprile 2024
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Clandestini al lavoro su yacht

un intero equipaggio privo di regolare contratto di assunzione che gestiva un megayacht di 25 metri

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Lavoro nero sulle imbarcazioni di lusso. I controlli effettuati dagli agenti della Guardia di Finanza nella rada di Portoferraio (LI), infatti, hanno permessodi sorprendere, proprio in questi giorni, un intero equipaggio privo di regolare contratto di assunzione – e quindi non iscritto a ruolo di equipaggio -, impegnato nella condotta di un prestigioso megayacht di circa 25 metri, battente bandiera italiana, capace di ospitare ben 16 passeggeri e di raggiungere la considerevole velocita’ di 45 nodi.

Nella circostanza finanzieri hanno riscontrato la responsabilita’ dell’armatrice dell’imbarcazione, un’ italiana di origini campane, che si e’ vista contestare la mancata regolarizzazione di tutto il personale di bordo, retribuito da tempo in nero e costituito da tre marinai, in favore dei quali non venivano corrisposti ne’ i contributi assistenziali ne’ quelli previdenziali ed assicurativi.

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Un marinaio, originario dello Sry Lanka, privo di documenti d’identita’ ed inottemperante a diversi pregressi provvedimenti di espulsione dal territorio nazionale e’ stato arrestato.

Denunciati invece il comandante del megayacht, l’armatrice ed il marito di quest’ultima, gia’ noto alla Guardia di Finanza per precedenti illeciti finalizzati all’introduzione di merci contraffatte nel territorio nazionale, ritenuti responsabili in concorso di diversi reati tra i quali il favoreggiamento e lo sfruttamento di manodopera clandestina.

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I denunciati rischiano sino a quattro anni di reclusione, perche’, in particolare, hanno occupato alle proprie dipendenze un lavoratore straniero privo del permesso di soggiorno, favorendone lo status di clandestinita’. Sono tuttora in corso approfondite investigazioni, anche avvalendosi dei reparti territoriali della Campania, per la verifica e la contestazione dei connessi aspetti fiscali e patrimoniali.

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