venerdì, 26 Aprile 2024
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Consiglio comunale, lettera di Domenici

Il sindaco Leonardo Domenici ha scritto una lettera aperta sullo svolgimento dei lavori del consiglio comunale di Firenze. La lettera è indirizzata a presidente e vicepresidenti dell'assemblea, a tutti i capigruppo consiliari e alla cittadinanza. Eccone il testo.

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“Un serio problema istituzionale si sta ponendo nella nostra città e tutti devono esserne consapevoli: è in atto una strategia sistematica volta ad alterare il regolare svolgimento dei lavori del Consiglio comunale. Questa situazione è determinata dalla costante presenza di piccoli gruppi di persone che oramai disturbano puntualmente ogni seduta del Consiglio. L’aspetto più grave è che siamo arrivati a questo punto poiché tali comportamenti sono stati assecondati, se non addirittura favoriti, da consiglieri appartenenti ai gruppi consiliari di opposizione, in particolare quella di destra.

I cittadini devono essere informati di questo stato di cose, perché il Consiglio comunale è l’assemblea elettiva che rappresenta la città e non si può accettare che venga posto nella condizione di non poter svolgere le proprie sedute in modo regolare e ordinato. Già alcuni mesi fa sollevai la questione e invitai i consiglieri comunali a tutelare, con il loro comportamento, la dignità del Consiglio. Evidentemente ciò non è servito, poiché la situazione è peggiorata e va anzi degenerando.

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Chiedo quindi che il problema venga affrontato in modo responsabile e adeguato dalla Presidenza del Consiglio comunale e dalla Conferenza dei capigruppo consiliari, poiché occorre garantire l’ordinato svolgimento delle sedute del Consiglio fino alla naturale conclusione del mandato amministrativo. Se l’autogoverno del Consiglio non dovesse consentire ciò, non si può escludere che il problema andrebbe affrontato in altre sedi istituzionali, ma credo che ciò rappresenterebbe una grave sconfitta per tutte le forze politiche e per tutti i consiglieri presenti nel Consiglio comunale di Firenze, in una fase di già acuta difficoltà di tutto il nostro sistema di democrazia rappresentativa”.

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