venerdì, 19 Aprile 2024
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Conto alla rovescia per le primarie. Intanto code ai seggi per iscriversi

Nel weekend, tra sabato e domenica, in molti seggi fiorentini si sono registrate lunghe code per iscriversi alle primarie del centrosinistra. Intanto la Leopolda si è chiusa con più di dodicimila presenze.

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Inizia la settimana più calda per il centrosinistra, quella che si concluderà domenica con le votazioni per le primarie.

CODE. E anche a Firenze l’attesa cresce. Nel fine settimana appena concluso, tra sabato e domenica, in molti seggi fiorentini si sono registrate lunghe code per iscriversi (l’iscrizione, ricordiamo, è necessaria per votare il 25 novembre. Chi vorrà potrà iscriversi anche quel giorno, rischiando però di fare code piuttosto lunghe). In alcuni casi, le code segnalate (nella foto la fila a un seggio in zona piazza delle Cure) sono state ben più lunghe del quarto d’ora indicato come necessario da Renzi nel suo intervento alla Leopolda.

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LEOPOLDA. E intanto proprio la Leopolda si è chiusa con più di dodicimila presenze nei tre giorni della kermesse. I giornalisti accreditati – fanno sapere gli organizzatori – sono stati 280, oltre ottanta i tecnici e gli operatori televisivi. I volontari che hanno dato il loro contributo sono stati 150 al giorno.

A RIGNANO. Ieri, come annunciato, Renzi ha fatto tappa nella sua Rignano sull’Arno, il paese d’origine del sindaco-candidato.  “Sono a Rignano non solo per affetto, anche se questo c’è – ha detto Renzi – come ci sono i valori che da qui mi sono sempre portato dietro. Qui ho imparato a rispettare le persone più grandi, a dare del ‘lei’ a chi è più anziano. La rottamazione non è un fatto anagrafico ma politico, non è rivolta agli anziani ma a quei politici che siedono in parlamento da più di 15 anni e che hanno fatto cumulo di vitalizi”. “Gli anziani – ha ribadito – sono saggezza ed esperienza. Rottamazione significa valorizzare la bellezza dei nostri valori, che nascono nella solidarietà, nella persona, nella famiglia, nella vicinanza con gli altri”. Renzi, che ha parlato nella piazza centrale piena di persone, ha ricordato suo nonno Adone, che lavorava come sensale nel Valdarno: “Mio nonno mi diceva che se dai la mano a qualcuno, e lo guardi negli occhi, quello vale più di un contratto”. “Un principio che per noi vale anche per la politica. Le promesse che abbiamo fatto le manterremo. Questo – ha spiegato il candidato alle primarie del centrosinistra – credo sia un grande messaggio che vale per noi oggi, per la politica. Non bisogna mai dimenticare che la più grande lealtà è la parola data”. Matteo Renzi ha poi aggiunto: “Io vengo da qui, sono una persona che nasce con i valori di un piccolo comune del Valdarno fiorentino, dove se c’è qualcuno in difficoltà tutti lo aiutano. Vorrei che ovunque fosse così”.

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FRANCESCHINI. Sul fronte bersaniano, il presidente del Gruppo Pd alla Camera Dario Franceschini domenica è stato in Toscana per una serie di iniziative a sostegno di Pier Luigi Bersani nella corsa per le primarie del centrosinistra. Tre le tappe: Franceschini è stato a Castelfiorentino, Lucca e Stagno (Livorno).

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