venerdì, 17 Maggio 2024
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Più controlli alla sinagoga di Firenze e agli obiettivi sensibili

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Più controlli alla sinagoga di Firenze. L’attacco di Hamas a Israele e la risposta dell’esercito israeliano su Gaza hanno ripercussioni su tutta Europa e quindi anche sulla nostra città, dove la comunità ebraica ha circa 1000 membri.

Controlli alla sinagoga di Firenze e altri obiettivi sensibili

Maggiori controlli alla sinagoga di Firenze e misure di sicurezza più alte. È l’esito della riunione, avvenuta il 7 ottobre scorso, in prefettura. E’ stata proprio il prefetto Francesca Ferrandino a decidere di innalzare la soglia di vigilanza sugli obiettivi sensibili legati alla comunità israeliana a Firenze e provincia. In particolare i controlli sono stati rinforzati alla sinagoga e alla sede del consolato onorario di Israele.

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Sotto osservazione anche una scuola frequentata da studenti di origine ebraica. Insomma è allerta massima. Nel frattempo il presidente della Comunità ebraica di Firenze e Siena Enrico Fink fa il punto della situazione: “Abbiamo tantissimi nostri iscritti che vivono in Israele, ma al momento non ho notizie di coinvolgimenti diretti di familiari, anche se le comunicazioni non sono semplici”, spiega, facendo capire anche tutta l’apprensione che c’è in queste ore.

Chiamata Firenze – Tel Aviv

Sull’innalzamento dei controlli alla sinagoga di Firenze e sugli altri obiettivi ritenuti sensibili è intervenuto anche il sindaco Dario Nardella, che è stato informato in tempo reale di tutto ciò che stava accadendo. Il piano della prefettura è stato accolto positivamente da Nardella, anche per la tempestività. La riunione si è svolta infatti il sabato sera in modo da intervenire immediatamente. Nardella ha rivelato di aver chiamato il sindaco di Tel Aviv, l’amico Ron Huldai, per “esprimere la vicinanza mia e della comunità fiorentina in questo drammatico momento”.

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L’obiettivo di Nardella è unire “i sindaci del mondo perché la prospettiva di una pace duratura tra israeliani e palestinesi non sia cancellata dal terrorismo”. Per ora però i numeri sono tremendi: gli ultimi aggiornamenti parlano di 700 israeliani morti e 436 palestinesi.

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