Il picco sembra passato, anche se è troppo presto per cantare vittoria. L’andamento dei casi da coronavirus in Toscana rallenta la sua corsa, non cresce più in modo esponenziale come all’inizio dell’emergenza, ma la curva non è ancora “piatta” ossia non si è ancora arrivati all’assenza di nuovi contagi, cosa che potrebbe avvenire alla fine del mese di aprile. A dirlo è il report settimanale dell’Ars, l’Agenzia regionale di Sanità Toscana, che analizza la diffusione del Covid-19. Ecco, in sintesi, cosa scrivono gli esperti.
Il valore simbolo: R0 in Toscana vicino a 1
Sotto la lente di ingrandimento degli esperti in questa particolare fase dell’epidemia c’è il parametro R0, che misura quanto è contagiosa una malattia infettiva. Per il coronavirus, in Toscana, “è probabile che l’R0 in questo periodo si sia abbassato a 1, un infetto non infetta mediamente più di un’altra persona, ma la fine del lockdown potrebbe portare a un aumento dei nuovi casi”, scrive l’Agenzia regionale di Sanità mettendo in guarda sulla cosiddetta “fase 2” della quarantena.
Passato il picco da coronavirus, andamento discendente di contagi in Toscana
L’ipotesi degli esperti dell’Ars è che l’epidemia stia iniziando “a percorrere la propria fase discendente”. Questo andamento decrescente dei contagi da coronavirus potrebbe essere però registrato in ritardo dai dati ufficiali, in quando a pesare sulla rilevazione c’è il grande numero di tamponi fatto ogni giorno in Toscana, che porta a “una maggior emersione dei casi con sintomatologia lieve”.
In parole povere, più esami si fanno, più probabilità si ha di trovare nuovi contagi, anche lievi o asintomatici. In Toscana i tamponi sono quasi triplicati nel giro di un mese, arrivando a una media di 3400 ogni giorno grazie a 13 laboratori di analisi, numeri in linea con quelli dell’Emilia Romagna se si guarda il rapporto tra numero di tamponi e abitanti.
La mappa del contagio: non tutte le province sono uguali
L’andamento dell’epidemia in Toscana non è però uguale da zona a zona: se andiamo a vedere il rapporto tra numero di abitanti e casi di coronavirus, l’area più colpita è quella di Massa Carrara e Lucca, che sembra comportarsi come le regioni del nord Italia con una crescita più rapida. Segue la zona di Prato, Pistoia e Firenze, con quest’ultima provincia che è più interessata dai contagi. Livorno e Arezzo sono invece le zone meno colpite. Ecco in particolare i dati aggregati per Asl:
- Asl Toscana nord ovest (Massa Carrara, Lucca, Pisa, Livorno) 238 casi ogni 100.000 abitanti
- Asl Toscana centro (Firenze, Prato, Pistoia) 194,8 casi per 100.000 abitanti
- Asl Toscana sud est (Siena, Arezzo, Grosseto) 143,5 per 100.000 abitanti
Le 3 province più colpite dal coronavirus in Toscana:
- Massa Carrara 444 casi per 100.000 abitanti
- Lucca 273 casi circa per 100.000 abitanti
- Firenze 224 casi circa per 100.000 abitanti
Qui la mappa del contagio e i grafici sulla diffusione del coronavirus in Toscana.
Coronavirus, la diffusione del coronavirus in Toscana e il tasso di mortalità
Al momento la Toscana è la quarta regione più colpita in Italia: si registrano 198 casi ogni 100 mila abitanti, contro i 264 della media italiana, dato quest’ultimo fortemente condizionato dalla Lombardia (738 contagi per 100.000 abitanti). Negli ultimi giorni il numero dei guariti in Toscana ha superato stabilmente quello dei deceduti (qui gli ultimi dati su cui si basa il report).
Per quanto riguarda i morti con coronavirus, la letalità (ossia il numero di deceduti su casi positivi totali) è del 6,9%, poco più della metà della media italiana (13%) e meno della Lombardia (18%). Anche in questo caso le differenze sono più marcate nelle diverse zone: 8,1% per la Asl nord ovest , 7% per la Asl centro e 3,8% per l’Asl sud est . La mortalità (ossia il numero dei deceduti in rapporto alla popolazione residente) è pari al 13,8 per 100 mila abitanti, mostra un aumento meno repentino nel tempo e solo il Veneto registra dati migliori della Toscana tra le regioni a forte circolazione del virus.
La buona notizia: diminuiscono i ricoveri
Sul fronte dell’andamento dei ricoveri i dati indicano una diminuzione dei pazienti finiti in ospedale e in terapia intensiva, mentre i pazienti con coronavirus in isolamento domiciliare crescono stabilmente in Toscana al ritmo di 200 casi al giorno nelle ultime due settimane.
“Progressivamente la Toscana è diventata una tra le regioni che meno ha ospedalizzato rispetto alle altre che hanno avuto grande diffusione del virus, mantenendo quindi un buon equilibrio terapeutico tra cure domiciliari e cure ospedaliere – dice Fabio Voller coordinatore Epidemiologia dell’Agenzia regionale di Sanità – La progressiva diminuzione del carico ospedaliero rappresenta la migliore notizia per poter cominciare la programmazione verso la progressiva riapertura dalle misure di contenimento”.
Qui è possibile consultare il report dell’Ars in formato pdf.