martedì, 16 Aprile 2024
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Coronavirus, Toscana “zona rossa”: quando si può uscire di casa

Posso andare al lavoro? E passeggiare o correre al parco? I dubbi più comuni sugli spostamenti consentiti dal decreto del 9 marzo

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Anche la Toscana, come il resto d’Italia, è diventata una “zona rossa” per il coronavirus, o meglio una “zona protetta” citando le parole del premier Conte usate per illustrare il decreto del 9 marzo: significa che gli spostamenti delle persone devono essere ridotti al minimo, è raccomandato stare in casa e uscire solo se necessario, per comprovati motivi di salute o per lavoro. Questo vale ancora di più se si è anziani, i soggetti più vulnerabili ed esposti alle gravi complicazioni del coronavirus.

È possibile lasciare l’abitazione anche per fare la spesa alimentare (solo nelle vicinanze), ma in tutti i casi è importante evitare sempre affollamenti, oltre a rispettare il metro di distanza dalle altre persone. Ecco un vademecum per capire cosa è possibile fare e cosa no, quando uscire di casa e quando è consigliabile restare nella propria abitazione.

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Il perché del decreto del 9 marzo

Tutte misure sono state decise per cercare di limitare la diffusione del coronavirus in Italia: i casi stanno aumentando e il sistema sanitario rischia di essere sovraccaricato con problemi soprattutto per i malati più gravi. In pratica i letti di terapia intensiva non potrebbero essere abbastanza. Le misure più efficaci contro il contagio sono quelle non farmacologiche, dice l’Organizzazione Mondiale di Sanità: non esiste una cura al nuovo coronavirus e l’unico modo al momento provato per fermare il dilagare dell’infezione è limitare al massimo i contatti delle persone, come fatto in Cina.

Coronavirus, quando si può uscire di casa e quando no

Il decreto del Presidente del Consiglio del 9 marzo, che allarga la “zona rossa” anche alla Toscana e alle altre regioni finora non interessate dal provvedimento, vieta tutti gli spostamenti non necessari anche dentro al proprio Comune di residenza per limitare la diffusione del coronavirus. Ci sono però tre eccezioni: necessità, lavoro e salute, che specifichiamo qui sotto, da giustificare con un’autocertificazione (in questo articolo le informazioni e i moduli in pdf e word). In ogni caso vanno sempre seguite le regole di base per la prevenzione: non formare assembramenti e stare a una distanza minima di un metro dalle altre persone.

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Posso fare la spesa fuori dal Comune di residenza?

È consentito uscire di casa per fare la spesa, ma solo vicino al luogo dove si abita e quindi non fuori dal Comune di residenza. Attenzione si parla di acquisti alimentari e di beni essenziali, ma non di shopping in generale, perché il fine del “decreto coronavirus! è quello di limitare al massimo i contatti con le altre persone.

Il sabato e la domenica saranno chiusi tutti i centri commerciali, le medie e grande strutture di vendita, ad eccezione dei punti vendita dove comprare generi alimentari. Ristoranti e bar possono stare aperti dalle ore 6.00 alle 18.00 ed effettuare consegne di pasti a domicilio. In tutti i casi resta l’obbligo a carico del gestore di predisporre le condizioni per garantire la distanza interpersonale di 1 metro all’interno delle attività commerciali.

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Toscana “zona rossa” per il coronavirus: posso andare al lavoro?

Sì. In Toscana, come nelle altre regioni, è consentito recarsi sul posto di lavoro, anche fuori dal proprio Comune di residenza e questo vale per chi è dipendente, per i lavoratori autonomi o i liberi professionisti. Fa fede sempre l’autocertificazione da rilasciare in caso di controlli. Il governo ha chiesto però alle aziende di favorire il più possibile il telelavoro e lo smart working da casa.

Spostamenti per comprovati motivi di salute

Sono consentiti anche gli spostamenti per motivi di salute, ad esempio per ritirare farmaci salvavita oppure per fare analisi o visite specialistiche. È importante ricordare però che in caso di febbre (37,5° o più) e sintomi sospetti di coronavirus non bisogna né andare nei pronto soccorso né negli studi del medici, ma è necessario restare a casa e contattare via telefono il proprio medico di base per evitare di contagiare altre persone.

Posso andare ad assistere i miei genitori anziani?

Anche in Toscana, come previsto dal decreto del 9 marzo sul coronavirus, è possibile uscire di casa e lasciare il proprio Comune di residenza per assistere i propri genitori anziani non autosufficienti, che necessitano di aiuto. Questo non vale però per motivi futili, ad esempio per pranzare insieme ai genitori o per stare in compagnia. Attenzione: si tratta di soggetti vulnerabili e a rischio, quindi è importante proteggere gli anziani il più possibile dai contatti.

Posso andare a trovare un amico?

No, come detto gli spostamenti nella “zona rossa” sono possibili solo se strettamente necessari. Questo non vale quindi per cene con gli amici o anche un semplice tè in compagnia.

Si può uscire di casa per correre o passeggiare nella zona rossa?

Anche in Toscana, secondo il decreto 9 marzo, è possibile uscire di casa per fare una breve passeggiata, ma non in luoghi affollati e solo se non si creano assembramenti, non si formano gruppi e comunque tenendo le distanze di almeno 1 metro tra le persone. Da più parti arrivano inviti a limitare al massimo le uscite: due passi intorno all’abitazione per prendere una boccata di ossigeno o per portare fuori il cane, non di più. Il Comune di Firenze ha disposto anche la chiusura dei giardini pubblici per evitare assembramenti di persone.

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