giovedì, 12 Dicembre 2024
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Crisi, cresce anche in Toscana l’allarme usura

A lanciare l’allarme è Fabio Banti, presidente di Confartigianato Imprese della Toscana. ''Accade che alcuni imprenditori si trovino nella disperata situazione di ricorrere ai servizi di veri criminali, quali sono gli usurai''.

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Crisi, cresce anche in Toscana l’allarme usura.

L’ALLARME. A lanciare l’allarme è Fabio Banti, presidente di Confartigianato Imprese della Toscana. “A fronte di banche che non erogano credito e a situazioni di forte stress economico, talvolta anche a causa di mancati pagamenti da parte delle pubbliche amministrazioni – spiega Banti – accade che alcuni imprenditori si trovino nella disperata situazione di ricorrere ai servizi di veri criminali, quali sono gli usurai. E’ compito delle istituzioni, delle Camere di Commercio, delle Fondazioni Bancarie, quello di predisporre strumenti finanziari e fondi in grado di contrastare questo fenomeno e dare respiro agli imprenditori”.

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RISORSE. “Analizzando i dati, risulta che le risorse stanziate sul Fondo Antiusura del confidi Artigiancredito da parte del Ministero dell’Economia e delle Finanze hanno subito negli anni progressive e gravi riduzioni: se nel 2001 queste ammontavano a circa 467mila euro, nel 2011 sono scese a 119mila, fino a scomparire completamente nell’anno corrente. Considerando lo stato attuale, questa decisione è assolutamente inaccettabile”.

PRESA DI POSIZIONE. “Tutti noi dobbiamo riflettere sul tema ed impegnarci a fare del nostro meglio per sostenere gli imprenditori  e famiglie, operando affinché i tragici casi che si sono verificati fino ad oggi non avvengano più – prosegue Banti – . Allo stesso modo ci appelliamo alle Banche, alle Fondazioni Antiusura distribuite su tutto il territorio e riconosciute dal Ministero dell’Interno e alla società civile nel suo complesso affinché si possano trovare, attraverso una stretta collaborazione, le forze necessarie per reagire. Quello che invece chiediamo alla Regione Toscana è una decisa presa di posizione di fronte a questo problema, uno scatto in avanti e l’adozione di misure concrete e immediate. E’ indispensabile che siano stanziati ulteriori finanziamenti per offrire garanzie alle imprese al momento della richiesta di prestito agli istituti di credito e che vengano favorite le creazioni di nuove e migliori sinergie con i fondi istituiti dalle organizzazioni datoriali. Il problema è grave e deve essere affrontato da tutti nel più breve tempo possibile”.

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