E ora si cerca di far luce su quello che è successo (e sul perché sia successo) la notte di halloween al Castello di Vincigliata, quando in occasione di una festa a tema una decina di giovani erano feriti in seguito al crollo della balaustra di una scala all’interno del castello.
IL COMUNE DI FIESOLE. E ora sulla vicenda interviene direttamente anche il Comune di Fiesole. “In merito ai fatti accaduti al Castello di Vincigliata durante una festa organizzata per la serata di Halloween – spiega una nota – l’amministrazione comunale tiene a precisare che ha concesso l’autorizzazione per lo svolgimento della manifestazione a seguito del parere favorevole espresso dalla commissione comunale di pubblico spettacolo e che, comunque, la struttura è autorizzata ad ospitare un massimo di 600 persone. L’amministrazione comunica, inoltre, che sono stati effettuati in passato ripetuti controlli sulla regolarità della stessa struttura”.
IL NUMERO DEI PARTECIPANTI. “Il party per festeggiare Halloween che si è tenuto al Castel di Poggio è stato organizzato da privati in una struttura privata. Il Castello è autorizzato, però, ad ospitare non più di 600 persone, per cui rimane da verificare il numero dei ragazzi realmente presenti dentro l’edificio per la festa. In ogni caso la vendita dei biglietti, come la gestione di tutta la serata, non ha riguardato il Comune, per cui a questo non può essere attribuita alcuna responsabilità dell’accaduto – spiega il sindaco Fabio Incatasciato – In ogni caso, sia io sia il comandante della Polizia Municipale di Fiesole Paolo Cappellini, appena avvertiti di quanto era successo, ci siamo attivati per accertare la situazione ed, in particolare, per verificare le condizioni dei ragazzi rimasti feriti. Tengo ad esprimere, comunque, il rammarico per quanto accaduto e la vicinanza a chi ha subito i disagi”.
L’INCHIESTA. Insomma, è proprio sul numero di ragazzi presenti al castello in occasione della festa che si concentra ora l’attenzione. E intanto, riporta l’Ansa, la Procura di Firenze ipotizza di poter contestare il reato di crollo colposo nell’inchiesta aperta sull’accaduto. Dai primi accertamenti sembrerebbe infatti che fossero presenti più delle 600 persone consentite: nei dintorni del castello – riporta ancora l’Ansa – sarebbe stato trovato un biglietto con impresso il numero 1.526.