“Il progetto Smart dissidents – ha spiegato l’assessore alla cultura Giuliano da Empoli – nasce per accogliere tutti quei dissidenti e attivisti politici, dalla Cina alla Russia, dall’Afghanistan all’Iran, che utilizzano la rete e le nuove tecnologie per far conoscere al mondo gli orrori dei loro regimi e per questo sono sottoposti a censure e violenze. Da qui l’idea di farli venire a Firenze, per un periodo di tempo limitato, dove possano vivere al sicuro, lontano dalle minacce dei loro paesi di origine”.
“Alle Murate – ha continuato – troveranno (i lavori termineranno alla fine del 2010, i soldi stanziati sono 1,9 milioni di euro) 24 stanze uso foresteria, supporto tecnico per poter creare siti internet a prova di censura, formazione informatica. Ma soprattutto troveranno un posto dove incontrare altri dissidenti e confrontare esperienze e strategie”.
“Il 16 gennaio prossimo – ha aggiunto – organizzeremo un grande evento, un momento di festa che sarà una sorta di trailer, di anteprima per quel che diventeranno le Murate nei prossimi mesi”.
“Le parole d’ordine che ispirano il progetto delle Murate sono libertà, vivibilità, futuro, bellezza e qualità” ha commentato il sindaco Matteo Renzi. Il progetto prevede anche l’apertura di un collegamento tra il complesso delle Murate e piazza Annigoni.
Intanto, come spiegato dall’assessore alla casa Claudio Fantoni, vanno avanti le consegne degli alloggi Erp recuperati dal vecchio carcere. “Sessantasette alloggi – ha detto l’assessore – sono già stati assegnati, mentre 6 restano da ultimare. Nel complesso, però, ci sarà ancora posto per ulteriori 18 appartamenti che, nelle nostre intenzioni, saranno assegnati a giovani coppie o artisti, con canoni calmierati. I finanziamenti, però, ancora non sono stati stanziati”.