Una strana accoppiata, ma così ha voluto il destino parlamentare del decreto anti-rave party, che durante la sua conversione in legge al Senato ha acquisito un nuovo “capitolo” dedicato al Covid. Dunque accanto alle norme per punire chi organizza raduni musicali fuori dalle regole, sono comprarsi degli articoli riguardo all’alleggerimento delle norme sull’isolamento Covid. Il percorso del decreto Covid e rave party non è concluso e ci sarà ancora da pazientare per l’arrivo del testo sul pdf della Gazzetta Ufficiale e per la successiva entrata in vigore. In ultima battuta serve infatti il disco verde della Camera dei deputati.
Cosa prevede il testo del decreto
Per quanto riguarda i rave party, il testo del dl licenziato dal Senato con 92 sì, 75 no e un astenuto il 14 dicembre introduce un nuovo reato all’articolo 633-bis del Codice penale: chi organizza raduni musicali su terreni altrui rischia di finire in carcere da un minimo di 3 a un massimo di 6 anni.
Sul fronte sanitario vengono definite le nuove regole per l’isolamento Covid, con 5 giorni di “quarantena” per i positivi che, se asintomatici, dopo questo periodo potranno uscire di casa senza doversi sottoporre al tampone. Stop anche al green pass in ospedale, richiesto ancora oggi per chi accede alle strutture sanitarie come visitatore o accompagnatore, mentre verranno sospesi i procedimenti per le multe da 100 euro nei confronti dei no vax. Via libera infine al reintegro anticipato dopo la sospensione per le categorie obbligate al vaccino.
Quando viene approvato il decreto Covid – rave e quando il testo arriva in Gazzetta Ufficiale
Come detto questo testo andrà ora confermato alla Camera, la cui commissione Giustizia ha iniziato l’esame del provvedimento oggi, 15 dicembre 2022. Ci sarà tempo fino alle ore 15 di lunedì 19 dicembre per presentare gli emendamenti. L’esame davanti all’aula (impegnata adesso sull’importante nodo della legge di bilancio) dovrebbe avvenire tra il 27 e il 28 dicembre. Per evitare che perda di efficacia, il decreto legge Covid dovrà essere approvato entro il 30 dicembre 2022, per arrivare a stretto giro sul pdf della Gazzetta Ufficiale ed entrare in vigore presumibilmente nei primi giorni del 2023.
Sempre che il passaggio a Montecitorio non riservi intoppi. Se alla Camera saranno previste modifiche, il testo dovrà necessariamente tornare per l’approvazione definitiva al Senato, impegnato però in quei giorni nella maratona di fine anno per l’ok alla legge di bilancio. Insomma si creerebbe un problema non di poco conto sui tempi.