Grazie al varo di due misure del Piano di sviluppo rurale (di una delle quali proprio oggi viene pubblicato il bando) si allarga la dotazione di strumenti per far fronte alle minacce che vengono arrecate alle pinete di pino marittimo dagli attacchi della cocciniglia Matsucoccus feytaudi, e a quelle di pino domestico dalla comparsa del Leptoglossus occidentalis, meglio conosciuto come cimicione americano.
Le due misure (la 122 e la 226) consentiranno di integrare gli interventi forestali a carico pubblico, per sostenere l’azione di salvaguardia delle pinete, in particolare di quelle costiere.
La misura 122 consentirà il finanziamento di tagli delle piante ammalate oltre che interventi selvicolturali di natura preventiva, volti a migliorare in generale lo stato vegetativo delle pinete, mentre con la misura 226 sarà possibile finanziare sia interventi di contenimento della diffusione degli organismi patogeni attraverso l’uso di prodotti biologici, sia interventi mirati a favorire la sostituzione del pino marittimo con latifoglie. Con entrambe le misure sarà possibile erogare contributi sia a soggetti pubblici che a soggetti privati.
Questi ultimi interventi sono stati annunciati dall’assessore regionale all’ agricoltura e alle foreste Susanna Cenni che ha ricordato le azioni sin qui messe in campo per ridurre le conseguenze di queste infestazioni nocive che mettono a repentaglio un patrimonio forestale di straordinario valore.
Per quanto riguarda gli attacchi di cocciniglia alle pinete di pino marittimo, l’azione si è qui sviluppata seguendo due direttrici: da una parte il capillare lavoro di monitoraggio svolto da ARSIA nell’ambito del Servizio META, per poter disporre di un quadro aggiornato in tempo reale sulla situazione sino agli interventi selvicolturali mirati, volti a eliminare le piante colpite, lasciando le piante più forti e vigorose e favorendo lo sviluppo delle latifoglie.
Questi interventi, attivati in particolare nelle province di Firenze, Pisa e Grosseto (con investimenti per 500mila euro) , proseguiranno anche nel 2008 in particolare nella pineta di Viareggio, nella pineta di Tirrenia e nel parco di San Rossore.
Pienamente in corso sono anche gli interventi per fronteggiare l’azione della cosiddetta cimice americana; l’insetto ha sin qui danneggiato gravemente molte delle pinete di pino domestico che si estendono su oltre 10mila ettari per lo più nelle aree litoranee della nostra regione fino a far registrare una contrazione del 70% nella produzione di pinoli con conseguenze indebolimento delle aziende (una quarantina) che operano nel settore.
Per fronteggiare tale fitopatia, accanto all’azione di monitoraggio svolto dal Servizio META, è stato finanziato dal Ministero per le politiche agricole, su richiesta della Regione Toscana, un progetto di ricerca su scala nazionale denominato ‘Pinitaly’ che viene coordinato dal Centro di ricerca per l’agrobiologia e la pedologia di Firenze: il progetto servirà a individuare lo strumento con cui debellare questa infestazione, attraverso metodi di lotta biologica. I primi risultati di questa ricerca si attendono nel corso del prossimo biennio.