Non si è fatto intimorire, e del resto non è proprio il tipo di persona che si fa spaventare dagli scherzi della montagna.
Stefano Melani, quarantenne di Scandicci affetto da tetraparesi spastica, martedì è riusciuto nella sua impresa e ha compiuto la traversata del Monte Bianco percorrendo in quattro ore il tragitto da Aguille du Midi, a 3842 metri sul versante francese, fino a punta Helbronner, sul lato italiano a 3462 metri di altitudine.
Stefano aveva già fatto un tentativo la scorsa settimana, andato a vuoto per una bufera di neve a metà percorso, con nebbia fitta e vento forte: per la prima prova Stefano Melani è stato affiancato dalla guida Marco Turchi, mentre martedì ad accompagnarlo è stata la guida alpina Max Gianchini, di Courmayeur.
“E’ nevicato fino al giorno prima della traversata e il percorso era complicato – racconta Melani – per questo motivo abbiamo ritenuto più opportuno invertire il tragitto rispetto alle previsioni iniziali, e quindi partire dal versante francese per raggiungere l’Italia”.
“La prima volta che siamo andati su, quando siamo arrivati a metà percorso ci siamo trovati in una bufera di neve – dice l’alpinista – la visibilità era molto ridotta, dovevamo stare attenti ai crepacci. Tornare indietro non è stato facile”.
Stefano Melani, che all’attivo ha altre imprese come il primato italiano della Marmolada dalla via normale (fatta in sei ore) è già tornato al suo lavoro di impiegato al Comune di Scandicci.
La sua impresa ha avuto il patrocinio del Coni e il sostegno del Comune, mentre il consorzio di negozi del centro cittadino Città futura e la concessionaria Co.bra.ma. per l’occasione daranno un contributo all’ospedale Meyer, come ha richiesto lui stesso.