giovedì, 28 Marzo 2024
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Disastro, Martini a Viareggio

Il governatore della Toscana raggiunge la città della Versilia, dopo il disastro di questa notte, insieme agli assessori Eugenio Baronti e Giuseppe Bertolucci. Intanto, la Protezione Civile ha attivato una tendopoli per assistere gli sfollati. Erasmo D’Angelis convoca l’Ad di Ferrovie dello Stato Mauro Moretti.

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Il presidente della Regione Toscana Claudio Martini sta raggiungendo Viareggio, dove è stata allestita la sala di coordinamento della protezione civile a seguito dell’esplosione della cisterna ferroviaria carica di gas gpl avvenuta ieri sera uccidendo 13 persone e ferendone gravemente 36 (dati ufficiali forniti dai Vigili del Fuoco all’alba di stamane).

Martini – a Viareggio per verificare la situazione e incontrare le autorità locali – raggiunge gli assessori regionali Eugenio Baronti e Giuseppe Bertolucci presenti sul luogo della strage sin dalle prime ore.

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PROTEZIONE CIVILE

Anche la Protezione Civile della Regione Toscana è subito intervenuta coordinandosi con le realtà locali di pronto soccorso e prima emergenza. La Protezione Civile ha attivato, oltre alla presenza delle due unità di direzione, 150 volontari che gestiscono la tendopoli allestita davanti al Comune per assistere il migliaio di persone evacuate dalla zona rossa che si estende per un chilometro dal luogo dell’esplosione.

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AUDIZIONE URGENTE

Il Presidente della Commissione Territorio e Ambiente del Consiglio Regionale Erasmo D’Angelis (Pd) da questa mattina è a Viareggio dopo la gigantesca esplosione di un treno carico di Gpl nella notte che ha provocato morti e feriti. D’Angelis ha convocato l’amministratore delegato delle Ferrovie dello Stato Mauro Moretti per un’audizione urgente in Commissione Territorio e Ambiente del Consiglio Regionale sul tema della sicurezza dei trasporti merci pericolose e in generale sulla scarsa manutenzione dei trasporti regionali e del materiale rotabile, anche a seguito dell’incidente della scorsa settimana con il deragliamento di due vagoni di un treno merci nel tratto tra Prato e Vaiano, che solo per un caso non ha causato un disastro ambientale.

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