sabato, 20 Aprile 2024
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Distributori di metano nel mirino: fermati tre uomini

E' stato convalidato il fermo dei tre giovani, accusati di furto aggravato dai carabinieri. A incastrarli i riscontri col telepass, con il navigatore di bordo della vettura su cui viaggiavano e le riprese di una telecamera.

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E’ stato convalidato il fermonei confronti dei due moldavi di 24 e 18 anni e di un rumeno di 22 anni, accusati di furto aggravato.

DISTRIBUTORI. I tre erano stati fermati l’altra notte all’uscita del casello di Incisa dell’autostrada A1. I riscontri col telepass, con il navigatore di bordo della vettura su cui viaggiavano e le riprese di una telecamera, nel giro di poche ore li avevano incastrati. Sul navigatore – spiegano i carabinieri – erano memorizzati tre indirizzi: il primo di Empoli, in via Piovola; il secondo a Pietrasanta (LU) sull’Aurelia; il terzo a Figline in via Garibaldi. E’ bastato un veloce accertamento per scoprire che a questi indirizzi corrispondevano altrettanti distributori di metano.

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CARABINIERI. Quello di Empoli aveva subito un tentativo di furto intorno alle 22: la recinzione presentava un foro, la telecamera aveva ripreso due giovani all’interno dell’area, ma era scattato l’allarme ed il furto era stato sventato per l’intervento di una guardia giurata. Presso il secondo indirizzo intorno all’una era stata forzata con un piede di porco la porta d’ingresso e tagliata con un flessibile la cassaforte con all’interno oltre 1.600 euro. L’analisi del telepass dimostra che i tre erano usciti Scandicci poco dopo le 21 per essere alle 22.15 ad Empoli. Poco dopo l’una imboccano l’autostrada a Versilia e un’ora dopo hanno una indecisione al casello di Firenze Nord dove escono dall’autostrada per rientrarci immediatamente, per approdare ad Incisa alle 2.40. E qui vengono fermati dai carabinieri per un controllo.

SOLLICCIANO. In tasca i tre hanno quanto rubato a Pietrasanta, nel bagagliaio vi sono numerosi attrezzi da scasso, dal piede di porco al flessibile. I carabinieri di Figline, grazie alle tracce tecnologiche lasciate dai tre, ricostruiscono in fretta la ”notte brava” dei tre, per i quali l’accusa è di furto aggravato. I giovani sono stati portati a Sollicciano.

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