Rischio crollo per il Corridoio Vasariano. A lanciare l’allarme sono i consiglieri comunali Stella e Alessandri del Pdl, che adesso chiedono anche la chiusura di altre strade per salvaguardare Ponte Vecchio dall’aumento di vibrazioni causato dalla nuova viabilità.
LO STUDIO. La nuova circolazione introdotta in seguito alla pedonalizzazione di piazza Pitti secondo i consiglieri sarebbe “scellerata e irresponsabile”. A riprova del serio rischio paventato per uno dei simboli di Firenze, Stella e Alessandri citano uno studio dell’Università di Firenze (dipartimento di Scienze della Terra) che dal 2003 al 2007 ha effettuato il monitoraggio satellitare degli effetti al suolo indotti da infrastrutture basato sulla tecnica interferometria radar. Tale studio permette di misurare i movimenti del suolo con precisione millimetrica.
ALLARME. “Non si pedonalizza improvvisamente chiudendo e mettendo le catene in piazza Pitti lasciando confluire il traffico di macchine e motorini sul lungarno che passa di fronte a Ponte Vecchio indicato dagli studiosi come luogo a rischio di cedimento. Come si fa – chiedono Alessandri e Stella – conoscendo questi rischi a non avere commissionato almeno uno studio prima di procedere alla realizzazione della pedonalizzazione, a non avere fatto monitoraggi ad hoc?”.
LUNGARNI DA CHIUDERE. Secondo i dati forniti dall’Università di Firenze, il terreno sotto al Corridoio Vasariano cede ogni anno di 10 millimetri. L’unico modo per correre ai ripari, secondo i consiglieri Pdl, sarebbe adesso quello di chiudere al traffico anche lungarno Archibusieri e lungarno Acciaiuoli. Soluzione che però comporterebbe un ulteriore sacrificio per i fiorentini.
VEICOLI DIMEZZATI. “I veicoli in transito sono la metà di quelli di prima – replica l’assessore alla mobilità Massimo Mattei – la salute del Corridoio Vasariano non può altro che averne giovamento”. Secondo i dati in possesso a Palazzo Vecchio prima del 24 giugno sulla direttrice piazza Pitti-via Tornabuoni, compresi i lungarni Acciaiuoli e Archibusieri, passavano circa 4mila veicoli al dì. Cifra più dimezzata adesso (circa 1.500). In ogni caso di pedonalizzare i lungarni non se ne parla, almeno non per ora. “In questa fase non possiamo chiedere ai fiorentini ulteriori sacrifici”.