domenica, 15 Dicembre 2024
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Elezioni Firenze, intervista ad Andrés Lasso

Tre domande ai candidati sindaco per conoscere priorità, programma e idee di ciascuno. Ecco come ha risposto Andrés Lasso, candidato dei Verdi

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Intervista ad Andrés Lasso, candidato sindaco dei Verdi alle elezioni amministrative di Firenze.

L’intervista è stata pubblicata sul mensile Il Reporter di maggio 2019: tre domande ai nove candidati sindaco alle elezioni amministrative di Firenze. Per conoscere priorità, programmi, idee: nove modi diversi di immaginare la Firenze dei prossimi cinque anni.

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Perché pensa di poter essere il sindaco giusto per Firenze?

Prima di parlare di me, vorrei dire perché il gruppo che mi sostiene è il gruppo giusto per guidare Firenze al cambiamento di cui ha urgente bisogno. Un gruppo con tante competenze: docenti universitari, saggisti, musicisti, medici, ricercatori, che hanno dimostrato di saper lavorare in rete in modo approfondito sui temi della città. Io sono biologo di formazione, ho lavorato in molti campi, ho vissuto in tre continenti diversi, ho seguito le vicende politiche da sempre. Questo mi aiuta ad avere quella capacità di sintesi che richiede la complessità delle questioni in agenda.

Elezioni Firenze, intervista ad Andrés Lasso

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Tre priorità per la città

Tre priorità che perseguirò: mobilità, urbanistica, riqualificazione ambientale. Voglio una
città pioniera nella tutela dell’ambiente e nella lotta al cambiamento climatico, una città senza periferie, una città che si distingua per una alta qualità della vita. Alcuni dossier saranno urgenti: il “pasticcio Foster”, la questione stadio e la questione aeroporto. Questioni su cui abbiamo posizioni molto diverse dalla giunta uscente.

Elezioni Firenze, intervista ad Andrés Lasso

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Quale Firenze si immagina di lasciare al termine del mandato?

Dopo il mio mandato mi immagino una Firenze più vivibile grazie a politiche di mobilità integrata, un territorio in cui gli habitat, il verde, i fiumi siano riqualificati, una città che non produca i 600 chili di rifiuti pro-capite annui attuali e ne differenzi molti di più seguendo gli esempi dei 280 comuni che hanno aderito alla rete “zero waste”. Una città a misura di bambino, con “zone 10” intorno alle scuole, con greenway pedociclabili e molto altro.

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