Stelle a cinque punte, scritte e insulti: è quanto apparso in due diverse città della Toscana, nel giorno in cui a Mirafiori prende il via il referendum.
VIAREGGIO. A Viareggio ad essere stato preso di mira è il palazzo in cui hanno sede gli uffici di Cna e Cisl, in pieno centro. Sulle facciate e sul vetro della porta d’ingresso dell’edificio sono stati dipinti, con un pennarello nero, falce e martello e una stella a cinque punte. Ma non solo: sulla facciata del palazzo sono comparse anche scritte del tipo “Servi di Marchionne” e “Servi”.
CARRARA. E un caso simile si è registrato in un’altra città toscana, Carrara. Qui ad essere imbrattata con vernice rossa, scritte e una stella a cinque punte è stata la sede dell’Associazione industriali di Massa Carrara, che si trova in viale XX Settembre a Carrara.
CGIL. E sulla doppia vicenda arriva anche il commento della Cgil Toscana: “La Cgil Toscana – spiega una nota – esprime la propria condanna contro le scritte offensive sulle sedi Cisl e Assindustria a Viareggio e Massa; pur in presenza di un confronto sindacale e sociale aspro infattti, occorre mantenere un equilibrio e un rigore nella lotta e nel confronto delle idee, che esprimano con nettezza, con la forza della ragione, la distanza da ogni episodio di intolleranza. Non si recupera un vulnus alla democrazia nei luoghi di lavoro con gesti dimostrativi inutili e fine a sè stessi”.
UIL. “Atti di violenza gratuiti da cui dobbiamo con fermezza prendere le distanze”. Con queste parole il segretario della Uil Toscana, Vito Marchiani, condanna le scritte offensive contro le sedi della Cisl di Viareggio e Assindustria di Carrara, dove sono apparse le stelle a 5 punte. Marchiani, appresa la notizia, ha contattato telefonicamente Giovanni Bolognini, segretario provinciale della Cisl di Lucca, per esprimere la propria solidarietà.
“Sono gesti preoccupanti – ha aggiunto il segretario della Uil – minacce e tentativi di intimidazione che vanno respinti al mittente. La presenza della stella a 5 punte è un segnale evidente di degenerazione. Anche perché quanto accaduto a Viareggio e Carrara si somma alle minacce ricevute dal sindaco di Firenze Matteo Renzi, che rischiano di farci sprofondare in un clima buio già vissuto e che pensavamo ormai definitivamente alle spalle”.
Ieri nei commenti a un articolo di Gad Lerner che criticava le posizioni di Renzi su Mirafiori, apparso nel blog del giornalista, un anonimo aveva scritto “Renzi=Lando Conti”. Lando Conti era il sindaco di Firenze ucciso dalla BR nel 1986. Marchiani, infine, come segretario della Uil Toscana, invita la Cgil e la Cisl “ad un’azione comune per respingere questi attacchi intimitadatori e minacciosi”.