domenica, 15 Giugno 2025
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Firenze, summit con i big d’Europa

In occasione del Festival d'Europa, si svolgerà oggi, a Palazzo Vecchio, un summit internazionale con i maggiori big dell'Ue e della politica italiana. In apertura l'intervento del sindaco Renzi.

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Oggi Firenze è capitale d’Europa.

SUMMIT. In occasione della terza giornata del Festival d’Europa, infatti, il capoluogo toscano sarà al centro dei riflettori mondiali, ospitando un summit internazionale a Palazzo Vecchio, “The State of Union”.

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OSPITI. Il convegno occuperà tutta la giornata, dalle 9 di questa mattina, fino alle 17 di oggi pomeriggio, e riunirà i maggiori Big dell’Unione Europea, fra questi il presidente della Commissione Ue Josè Manuel Barroso, il commissario europeo agli affari interni Cecilia Malmstrom, il presidente della Repubblica di Bulgaria Rosen Plevneliev, il ministro dello sviluppo regionale del Portogallo, Miguel Maduro, il ministro degli Interni francese Manuel Valls, il politico del partito laburista britannico David Miliband e Joseph H. H. Weiler dell’European University Institute. La rappresentanza italiana sarà affidata al senatore a vita Mario Monti, al ministro degli Esteri Emma Bonino, al ministro dell’integrazione Cecile Kyenge, al presidente della Fondazione Italianieuropei Massimo D’Alema, al presidente di Business Europe, Emma Marcegaglia, al presidente della Regione Toscana Enrico Rossi e al sindato di Firenze Matteo Renzi.

TEMI. Compito del convegno sarà quello di parlare del futuro dell’Unione Europea, trattando argomenti economici, politici ed anche sociali, riflettendo anche sui sentimenti anti-europeisti e su come intervenire in merito. La conferenza si concluderà alle 17, con una “Lectio Magistralis” di Laura Boldrini, presidente della Camera dei Deputati.

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APERTURA. Ad aprire il summit è stato invece Matteo Renzi, che ha rivolto i suoi ringraziamenti all’Istituto universitario europeo, organizzatore dell’evento e “strumento fondamentale non solo per gli studenti e gli insegnanti ma anche per Firenze”, e ha poi posto l’attenzione sull’importanza dell’Europa, che “deve essere una speranza, deve contribuire a farci cambiare prospettiva, deve tornare ad essere una grande opportunità”.

STATI UNITI. “L’Unione – ha continuato il sindaco – deve quindi davvero diventare gli Stati Uniti d’Europa, un sogno, una speranza che io auguro ai miei figli e a tutte le nuove generazioni”.

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DISOCCUPAZIONE. Nella prima mattinata anche l’intervento del presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, che si è rivolto al presidente della Commissione Ue Barroso: “Vorrei sottolineare il problema dei legami tra cittadinanza e istanze sociali. Dovremmo mettere in primo piano il problema crescente della disoccupazione, in particolare tra i giovani europei. Di recente il rapporto di Eurostat ha stabilito che 26,6 milioni di europei sono disoccupati (pari all’11% della popolazione dell’Unione). Il Commissario Andor ha detto che quasi 120 milioni di europei sono a rischio povertà e esclusione sociale (sei milioni in più dall’inizio della crisi), mentre la disoccupazione giovanile, pari al 22,4%,è il doppio di quella del resto della popolazione.”

FUTURO. “Questi sono i risultati delle politiche di austerità – ha continuato Rossi –  dei tagli ai bilanci pubblici e del patto di stabilità e crescita. Né gli Stati membri, né l’Europa nel suo insieme possono permettersi un tasso così elevato di disoccupazione. Non solo perché implica prestazioni economiche negative, ma anche per il generale abbassamento della qualità della vita e delle aspettative per il futuro. Se cresce il numero dei giovani europei che non hanno un lavoro (o che hanno rinunciato a cercarlo) e che non studiano, noi bruciamo le nostre speranze per il futuro. E ciò colpisce anche la qualità della cittadinanza. Dei giovani europei senza lavoro, meno consapevoli dei diritti individuali e collettivi, sono un fattore di indebolimento della democrazia. Noi invece abbiamo bisogno di cittadini attivi, che innovano e reinventano il futuro dell’Unione Europea.”

GIOVANI. “Per questo – ha concluso il presidente – dobbiamo concentrare tutti i nostri sforzi e anche la fetta principale del bilancio dei Fondi per la coesione sociale per dare una risposta positiva ai problemi delle giovani generazioni di europei. E’ quanto stiamo facendo in Toscana. Discutere di cittadinanza oggi, qui in Europa, nell’occhio del ciclone, non può tralasciare l’agenda sociale.”

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