sabato, 20 Aprile 2024
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Fuori i videopoker dalle case del popolo. Si comincia da Pistoia

Via slot machine e videopoker dalle case del popolo. L'accordo, il primo nel suo genere, è stato siglato in Toscana tra Arci e Consorzio Co&So e prevede la dipartita degli “strumenti” del gioco d'azzardo dai circoli.

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Via slot machine e videopoker dalle case del popolo. L’accordo, il primo nel suo genere, è stato siglato in Toscana tra Arci e Consorzio Co&So e prevede la dipartita degli “strumenti” del gioco d’azzardo dai circoli.

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1,7 MILIARDI. Nei primi cinque mesi dell’anno in Toscana sono già stati “bruciati” 1,7 miliardi di euro in gioco d’azzardo, contro i 3,4 del 2010. I dati sono emersi ieri durante l’incontro “SpennArci” che si è svolto alla Festa comunale del Pd di Pistoia.

DIPENDENZA. “La dipendenza da gioco è un fenomeno sempre più imponente anche rispetto alle tossicodipendenze – ha sottolineato Giuseppe Iraci Sareri, presidente Gruppo Incontro – e coinvolge l’1,2% della popolazione a livello nazionale. In pratica in provincia di Pistoia ci sono più di 1500 persone che sono dipendenti dal gioco d’azzardo”.  “Le slot machine sono un elemento di dipendenza e alienazione –  ha ammonito invece Maurizio Pascucci, responsabile Legalità Arci Toscana –  e deve essere chiaro che dobbiamo essere contro queste macchinette all’interno delle case del popolo. L’Arci non può nascondersi dietro alla loro presunta legalità,  ma convincere i circoli a toglierle progressivamente”.

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CIRCOLI SENZA (VIDEO)POKER. A rispondere per prime all’appello sono state le case del popolo di Quarrata, Valenzatico e Bottegaccia, insieme al Cral Breda.

MASSA IN TESTA. Secondo i dati del Monopolio di Stato nel 2010 la provincia toscana che ha giocato di più è quella di Massa Carrara con 236 milioni di euro (circa 1.189 euro per ogni cittadino) che la fa balzare anche alla quindicesima posizione della classifica nazionale delle provincie che hanno giocato di più. Seguono Lucca (1.155 la spesa pro capite e 435 milioni il totale), Livorno (1.127 pro capite, oltre 270 milioni totali), Pistoia (1.026 pro capite e 281 milioni totali), Prato (961 euro e 224 milioni totali), Arezzo (945 euro per un totale di 312 milioni), Firenze (888 euro pro capite per un totale di 851 milioni), Grosseto (833 euro pro capite per un totale di 180 milioni), Siena (807 euro per 209 milioni totali) e Pisa (728 euro pro capite e totale 285 milioni).

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